Partono alle ore 8.30 il feretro e i pochi familiari del Capitano Iuliano per recarsi direttamente al cimitero nella cui cappella è stato officiato il culto.
Certo non le immaginava così le sue esequie il Capitano, lui che si vedeva immortalato in una statua collocata al centro di qualche piazza, proprio come Giovanni Della Gatta si era visto attribuire il nome di una strada. Immortale, così si vedeva il Capitano Iuliano, ma ricordato per il bene che era riuscito a fare. Per il lavoro che era riuscito ad offrire, per l’opportunità economica che era riuscito a donare alla città di Torre del Greco. Invece adesso ha meritato uno sputo. Un vecchi di settantasei anni non ha resistito. Nessuno fuori ad acclamare viva il Capitano Iuliano.
Sul blog dinoideiulemar.altervista.org i torresi continuano ad informarsi su come recuperare i soldi. sulle tipologie di reato per cui sono indagati i soci e alcuni dipendendi. Nessuna parola di pietà. Qualcuno dice che si renda pubblico che il Capitano Iuliano non è morto a causa nostra!
Il Presidente del Comitato in un’intervista ci dice che se è vero ciò che il Capitano ha voluto dichiarare nella sua lettera aperta ai torresi pubblicata una settimana fa su Metropolisweb, da qualche parte dovrebbe aver nascosto ‘la scatola nera’ ossia il pc con tutti i movimenti delle transazioni con gli obbligazionisti e dei flussi di denaro in entrata e in uscita.Intanto il Comitato esorta quegli obbligazionisti che non lo hanno ancora fatto, di dare mandato a un avvocato e di fare l’insinuazione al passivo. Termine giuridico che indica che per poter partecipare alla procedura fallimentare e vedersi riconosciuto il proprio diritto bisogna farne richiesta. Chi non lo fa ne resta fuori.
Inoltre il comitato comunica che verrà istituito un comitato degli obbligazionisti presso la Procura della Repubblica con cui sta collaborando per accellerare il lavoro degli inquirenti. Sarebbe auspicabile che a questo Comitato si iscrivessero tutti gli obbligazionisti!
Assunta Esposito