E’ partito alle 9.30 da p.zza S.Croce il corteo spontaneo di circa 500 obbligazionisti che in un primo momento sono stati anche minacciati da una bomba carta che è scoppiata proprio in mezzo ai manifestanti.
Il corteo ha attraversato la città conducendosi alle residenze degli armatori e confluendo poi in via Tironi prima e poi addirittura verso l’imbocco dell’autostrada. La città ha partecipato anche con la chiusura dei negozi e di tutti i centri commerciali. La rabbia dei torresi ormai ha raggiunto livelli inispiegabili, tutti ormai sono consapevoli che la presentazione del concordato così come è stata presentata dai Della Gatta e da Lembo era già destinata alla bocciatura da parte del giudice Palescandola del Tribunale di Torre Annunziata.
‘Si tratta di un fallimento pilotato, avevano già programmato tutto‘ asseriscono alcuni obbligazionisti, adesso chiediamo alle autorità competenti Tribunale, Procura della Repubblica e Guardia di Finanza di essere celeri nelle loro indagini, noi ancora non abbiamo ottenuto risposta alla domanda che da mesi ci ossessiona la mente: ‘Dove sono finiti i nostri soldi?’
Il timore è che i tempi tecnici della procedura fallimentare possa rendere invisibili ulteriormente i cospiqui patrimoni che i soci della Deiulemar possiedono. Erano presenti molti obbligazionisti del Comitato Noideiulemar.altervista.org che giustamente hanno espresso la loro preoccupazione in merito alla vicenda la quale, a questo punto entra in una nuova fase. La fase delle denunce penali, delle informazioni rilevanti da dare alla Guardia di Finanza e ai giudici competenti.
Intanto il giudice Palescandola ieri ha nominato tre esperti che si occuperanno di procedere in qualità di curatori fallimentari alla valutazione dell’attivo e del passivo e alla liquidazione dei creditori. Naturalmente ciò significherà che gli obbligazionisti essendo creditori chirografari verranno soddisfatti per ultimi, prima infatti verranno soddisfatti tutti quei creditori che vengono definiti privilegiati e cioè lavoratori, imprese che collaboravano con la società e fornitori vari. La prossima udienza è stata fissata per il 25 ottobre prossimo, un tempo inesauribile per gli obbligazionisti torresi che ormai hanno i nervi a fior di pelle. Arrivati alla sede della Deiulemar shipping il corteo ha cominciato ad urlare: ‘ Bancarotta fraudolenta, galera, galera’.
Ormai i cittadini non vogliono più che le famiglie Iuliano, Della Gatta e Lembo continuino a vivere nella loro stessa città, non riescono proprio ad accettare che i figli e le mogli di queste persone girino per la città spendendo e spandendo mentre molte famiglie invece devono fare i conti per arrivare a fine mese, imputano a tali ‘personaggi’ la morte di alcune persone anziane che avevano i loro risparmi alla Deiulemar, considerano oltraggioso che l’ultima nave varata un mese fa a Shangai porti il nome della città, perchè non sono degni della Città di Torre del Greco.
Gli avvocati sia del Comitato noideiulemar.altervista.org, sia dell’Unione consumatori riferiscono ai loro iscritti che la soluzione del fallimento è stata determinata dall’eccessiva chiusura che i soci hanno avuto nei confronti degli stessi , a nulla infatti sono serviti i numerosi tavoli tenici che nell’ultimo mese, dalla chiusura del censimento a tutt’ oggi ci sono stati per trovare una soluzione più equa. Sono stati irremovibili. Adesso bisogna solo presentare le denunce e lasciare che la Procura indaghi in maniera approfondita chissà che qualcuno non ‘canti’ e faccia ritornare dal mondo parallelo a quello reale i soldi di tanta gente onesta.
Assunta Esposito