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Calcio: Rosi vs Monte. L’ASD Monte incassa l’ok anche di Trovato (Responsabile AIC Campania)

Il Monte di Procida Cappella riprende nel pomeriggio la preparazione.

Inutile dire che l’attenzione principale è rivolta al ricorso presentato contro il Marcianise per la posizione irregolare di Rosi. Dopo aver ascoltato le dichiarazioni dell’avvocato Sperduti, nella giornata di oggi abbiamo sentito in merito alla diatriba Rosi – Monte di Procida, Antonio Trovato, responsabile dell’Associazione Italiana Calciatori per la Campania.

Signor Trovato ci può spiegare quale è stato il vostro ruolo nella vicenda?
I calciatori deferiti dalla società del Terracina si sono rivolti alla nostra associazione per essere tutelati gratutitamente ed il compito del sottoscritto, o meglio, della associazione è stato quello di affidare il caso a un avvocato della nostra associazione in tal caso il professionista Sperduti”.
Apriamo un inciso. Quei calciatori potevano evitare questa sanzione?
Quando ci è stato affidato il caso sapevamo che era arduo perché loro hanno sbagliato a disertare allenamenti e le gare di campionato. La squalifica era inevitabile”.
Ci spieghi anche la situazione riferita alla sentenza che attesta che dal giorno successivo alla comunicazione andava in vigore la squalifica. Questa notifica è certa che è arrivata dato che lo ha detto ieri Sperduti ma perché Rosi sostiene che non ha ricevuto nulla secondo lei?
Voglio chiarire un attimo per delucidare al meglio la situazione. Nel momento in cui i calciatori deferiti si sono rivolti a noi e la nostra associazione ha nominato un legale, tutti i calciatori ci hanno dato mandato di trasferire il loro domicilio a quello dell’avvocato Sperduti. Quando è stata emessa la sentenza ( 12 aprile n.d.r.) sono passati sei giorni dalla ricezione della raccomandata che è arrivata e notificata allo studio dell’avvocato Sperduti. Avendo ricevuto la notifica della squalifica il 18 aprile dal giorno successivo tutti i calciatori erano squalificati. Noi, come associazione, abbiamo adempiuto al nostro dovere comunicando ai diretti interessati la notifica del provvedimento invitandoli a non prendere parte più alle gare ufficiali. Sia l’avvocato Sperduti che il sottoscritto siamo caduti dalle nuvole quando abbiamo letto che Rosi dichiarava di non sapere nulla e lo si evince dal fatto che lui è stato l’unico a non fermarsi”.
Ha mai pensato che cosi facendo Rosi potesse ledere l’immagine dell’associazione?
Non posso nascondere che mi sono meravigliato sia nel vederlo giocare che nelle cose che ha dichiarato, ma di ledere l’immagine dell’associazione non ci abbiamo pensato. Ci saremmo dovuti preoccupare se su diciotto giocatori ancora in attività si fosse fermato uno e gli altri diciassette avrebbero continuato a giocare ma essendo il contrario credo che Rosi, e mi spiace dirlo, abbia leso la sua immagine
A.I.C. e Monte di Procida sono tranquilli allora?
Noi come associazione siamo tranquillissimi perchè abbiamo fatto il nostro dovere e non abbiamo sbagliato nulla nei confronti di questi giocatori, siamo una associazione che sta cercando di migliorarsi continuamente con varie iniziative e stiamo crescendo sempre in meglio. Per quanto riguarda il Monte di Procida credo che ha ottime possibilità di vincere il ricorso”.

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