Forse ai cittadini interesserà conoscere l’altro lato della faccenda Villetta al Cercone, ed è per questo che proponiamo di seguito, sinteticamente, le tappe di questa ennesima stortura amministrativa praticata da chi non ama, come lui la definisce, la”disinformazione interessata”, ma “ama il proprio tornaconto essendo molto, fortemente interessato”.
Con delibera di giunta comunale N°182 del 08/09/2011, veniva affidato al Responsabile del Settore Patrimonio dell’Ufficio Tecnico il compito di procedere all’adozione di tutti gli atti consequenziali finalizzati alla definizione di un “Regolamento per la gestione dell’area pubblica al Comunale” per la regolamentazione e gestione del sito, conseguentemente procedere alla selezione, attraverso procedura ad evidenza pubblica tra Associazioni o Enti che non abbiano scopo di lucro e che abbiano come scopo istituzionale la cura e la gestione di aree di verde attrezzato.
Si prevedeva inoltre:” Di incaricare il responsabile del Responsabile del Settore Patrimonio dell’Ufficio Tecnico, di affidare, nelle more del procedimento di regolamentazione della struttura, la gestione temporanea del sito all’Associazione “VIVERE MONTE DI PROCIDA” nella persona del Sig. Borelli Andrea(guarda caso organizzatore principale del TAM, famoso e ben riuscito torneo di calcetto), il quale dovrà custodire e manutenere la villetta secondo le indicazioni sopra descritte e ben chiarite nella specifica istanza presentata all’Ente.”
Ovviamente il Sindaco e compari, pur dandosi novanta giorni di tempo, non hanno elaborato nessun regolamento. Svolta Popolare nella apposita Commissione Consiliare ha presentato una bozza di regolamento da discutere. Ma l’arroganza del “potere” ha inteso comunque affidare la villetta alla neonata associazione, senza il necessario iter e rispetto delle “regole”.
Bisogna riconoscere che l’ associazione “Vivere Monte di Procida”, costituitasi appena 15 giorni prima della suindicata delibera, ha avuto intuito. Ha fatto pervenire la sua disponibilità addirittura solo due giorni prima, ed è stata accontentata, rectio, “E’ stata individuata dal Sindaco e da Scotto Lavina, e ritenuta la più idonea ad aprire la bomboniera”.
Sin qui la breve disamina dei fatti incontrovertibili, documentati e consultabili da tutti coloro che vogliono riscontrare oggettivamente la rispondenza della sopra riferita cronaca.
Anche se la Villetta, nata come “orto di vegetazione autoctona, a scopo didattico,(la Villetta, è bene ricordarlo, è stata realizzata da Pippo Coppola che diede continuità amministrativa ad un progetto dell’Amministrazione Di Mare, così come il Palazzetto che adesso porta il suo nome, fu voluto, progettato e finanziato da lui), è stata riconvertita attrezzandola con impianti sportivi, non se ne può disconoscere l’utilità. E proprio perchè pensata ad assolvere un servizio pubblico gratuito, con la “G” maiuscola, Svolta Popolare è contraria (ma pensiamo anche tutti i cittadini) a qualsiasi forma di prevaricazione esercitata per favorire taluni a sfavore di altri. E con questo affidamento il Sindaco e Scotto Lavina hanno certamente prodotto una discriminazione, con conseguente violazione di legge inaccettabile giustificata da meri motivi clientelari;
Nell’apposita Commissione Consiliare Svolta Popolare ha presentato una bozza di regolamento che non è stata minimamente considerata, e si è proceduto all’affidamento in barba alla legge per favorire una associazione predeterminata.
Ai cittadini sarà facile comprendere che ci vogliono pochi giorni per approvare un regolamento e un bando pubblico aperto a tutte le associazioni.
Dalle regole impartite da Scotto Lavina emerge, e deve essere chiaro a tutti, che il Sabato ela Domenicasi pagherà, non si potrà usufruire gratuitamente degli impianti. Inoltre i cittadini potranno utilizzare la struttura gratuitamente solo fino alle 18,30 (solo periodo estivo quando sarà proibitivo giocare prima a causa delle temperature e del sole), dimenticando volutamente che gli adulti che lavorano e coloro che sono impegnati in altro modo, in genere sono liberi dopo quell’ora.
Dopo le 18,30 si pagheranno € 30,00 all’ora, e quindi ipotizzando un uso intensivo dei 2 impianti fino alle 24,00, l’associazione Vivere Monte di Procida potrebbe realizzare un’entrata di circa € 270,00 al giorno, oltre al commercio di bibite e bevande affidate alla stessa associazione o, perché no, a qualche altro fortunato.
Svolta Popolare ha già proposto un migliore utilizzo dello spazio in questione, attraverso diverse interrogazioni e mozioni consiliari ( giova ricordare che questo spazio è rimasto interdetto al pubblico e abbandonato all’incuria e al degrado per ben 7 anni grazie all’incapacità amministrativa di Iannuzzi e compari).
La potestà regolamentare in questi casi spetta “inderogabilmente” al Consiglio Comunale che invece è stato spogliato delle sue prerogative, esiste quindi una illegittimità degli atti grave e insanabile
“Secondo il nuovo codice dei contratti pubblici, quando vi sono beni suscettibili di generare introiti economici oltre ad essere obbligatorio un Bando di gara aperto, con procedura di pubblico incanto è in ogni caso preclusa la partecipazione ai soggetti sprovvisti di capacità economica finanziaria e di capacità tecnica e professionale di cui agli art. 41, 42 e 43 del D.Lgs 163/2006 e ss.mm.ii.,e delle associazioni senza scopi di lucro che non abbiamo una consolidata,e documentata attività di gestione di opere pubbliche”.
E’ evidente a tutti che 30,00 € all’ora è un prezzo esagerato, perché l’uso deve essere totalmente gratuito. Ma se proprio si deve pagare, non sarebbe opportuno che il comune utilizzasse giovani disoccupati, inoccupati, cassa integrati e pensionati con l’utilizzo dei voucher (buoni lavoro) da 10, 20 e 50 €? Offrirebbe un’opportunità di lavoro e ne ricaverebbe un’entrata da destinare alla manutenzione degli impianti stessi, potrebbe essere un’idea;
Svolta Popolare consegnerà a breve una richiesta al Presidente del consiglio comunale, al Segretario comunale ed al Responsabile del servizio, per l’ annullamento in autotutela del procedimento di affidamento e per una rapida approvazione in Consiglio Comunale del relativo Regolamento.