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Cumana,senza ricambi, fermo un treno su tre, un pullman per Licola al posto del treno.

NAPOLI – Da oggi ci sarà un pullman di mattina per collegare Licola a Torregaveta al posto del treno. L’obiettivo è di recuperare un convoglio, merce preziosissima per la Cumana e la Circumflegrea.

Ormai le corse saltate non si contano più anche a Napoli. E la sostituzione di queste sei corse mattutine che collegavano la zona flegrea (salta anche la fermata turistica a Cuma, per la quale c’era stato un finanziamento regionale) sono fondamentali per dare un po’ di respiro anche al tratto napoletano, dove i treni che saltano soprattutto nelle ore di punta non si contano più.

Insomma, in casa Sepsa si raschia il barile per provare ad andare avanti giorno per giorno. «Non ci sono più i soldi per la manutenzione – spiega il direttore Franco Murolo – e le aziende non ci fanno più credito». Manutenzione fondamentale per un parco mezzi dove i treni più «giovani» sono ormai maggiorenni, avendo toccato i 18 anni di età (convogli arrivati nel ’94). Ma ci sono anche elettromezzi che hanno 50 anni, un altro lotto risale a metà anni ’70. E allora non ci si sorprende se su una flotta di 30 mezzi, solo dieci sono sui binari, a sbuffare ogni giorno con i loro carichi di migliaia di pendolari, costretti a estenuanti attese e ad ancora più faticate traversate. «Stiamo cannibalizzando i treni – spiega ancora Murolo – ovvero stiamo prendendo i pezzi di ricambio dai convogli fermi per usarli su quelli in esercizio». Solo così si può andare avanti su una ferrovia che trasporta 22 milioni di viaggiatori all’anno (ma questi ultimi mesi c’è da giurare su una flessione).

Il deposito di Quarto sembra così un immenso cimitero di treni, con vagoni fermi lungo i binari che sempre più si riducono a scheletri, scarnificati con i pezzi di ricambio portati via da mesi.
Le proteste dei pendolari e le denunce dei sindacati ormai si sprecano. «Le scelte perpetuate nel tempo dalla dirigenza aziendale passata e presente si stanno dimostrando fallimentari sotto tutti i punti di vista – accusano dall’Orsa, storica organizzazione dei ferroviari – infatti i treni giorno dopo giorno si stanno fermando per mancanza di manutenzione dovuta alla mancanza di risorse economiche per l’acquisto dei pezzi di ricambio. Circolano ad oggi solo 10 elettrotreni con grave disagio degli utenti ma principalmente con grave sovraccarico di tensione nei lavoratori interessati all’esercizio mettendo in discussione la regolarità e sicurezza dell’esercizio stesso».

Alla situazione degli elettrotreni va aggiunto che il sistema di controllo della segnaletica ferroviaria per quanto riguarda la Cumana, tutti i giorni va in tilt: il sistema infatti ha circa 70 anni di vita.
Insomma la situazione è difficile. Ieri il sindaco di Quarto Massimo Giarrusso ha incontrato Nello Polese, amministratore dell’Eav, l’ente autonomo Volturno, che gestisce il trasporto regionale. «Abbiamo fatto una serie di richieste – spiega il primo cittadino – e tra queste di provvedere subito a pulizia di treni e stazioni. Non penso sia un problema di soldi in questo caso». Giarrusso sta organizzando un tavolo con tutti gli amministratori flegrei. «Cumana e Circumflegrea sono fondamentali per la nostra zona, la manutenzione dei treni va immediamente ripresa». Ci sono poi i grandi progetti, quelli da libro dei sogni, come il raddoppio della linea e una possibilità di interscambio con la stazione ferroviaria di Quarto-Marano.
fonte www.ilmattino.it

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