I cittadini di Torre del Greco incrociano le braccia e manifestano davanti alle sedi della Deiulemar S.p.A.
E’ partito dalla villa comunale di Torre del Greco il corteo di manifestanti dei risparmiatori della Deiulemar società di navigazione. Un migliaio di obbligazionisti coordinato dall’Associazione nazionale dei consumatori di Torre e dal Comitato degli obbligazionisti ivi costituitosi.
Il corteo ha attraversato via V. Veneto, fermandosi presso le residenze dei soci della società e confluendo in via Tironi l’attuale sede sociale della società. L’aria è stata piuttosto incandescente, le persone sono stanche di aspettare ormai, chiedono risposte e maggiori certezze, soprattutto non desiderano che vengano portate avanti proposte di risoluzione della controversia che li escludano dalla trattativa privata.
Il corteo era formato dai piccoli e medi risparmiatori, persone che hanno investito i risparmi di tutta una vita di sacrifici per mare e per terra, ho ascoltato le loro storie e mi sono indignata. Nessuno più crede ormai alla favola delle obbligazioni fasulle, in fondo tutti hanno consegnato i loro risparmi alla società e dunque non vi può essere differenza tra un prima e un dopo.
I risparmiatori si sentono truffati e in molti minacciano di ricorrere alle denunce alla Procura della Repubblica e portare i responsabili di tale colossale truffa davanti ai giudici competenti. Tra l’altro, le denunce che possono essere fatte entro novanta giorni dalla scadenza dei termini per la corresponsione degli interessi sul capitale versato servono a tutelare il proprio diritto al credito, in quanto è solo attraverso esse che si viene inseriti nella lista dei creditori qualora la situazione precipiti e si va alla dichiarazione di fallimento della società.
Tuttavia, gli stessi auspicano che non si arrivi ad una soluzione così drammatica e che si possa giungere in sede di trattativa ad una soluzione equa della situazione. Il comitato degli obbligazionisti di Torre infatti ha esplicitato che non intende sottostare alla classificazione degli stessi in investitori di serie A e di serie B così come è stato palesato dalla procedura di censimento che la stessa società ha organizzato. Siamo tutti uguali hanno asserito urlando, tutti abbiamo messo i nostri risparmi presso costoro, siamo stati traditi, truffati perchè hanno continuato a prendere i prestiti obbligazionari anche dopo che la crisi si abbatteva sulla società.
Inoltre, il comitato è propenso ad una trattativa che vada incontro alla società perchè nessuno desidera il fallimento della stessa ma non sono disposti a convertire le obbligazioni in azioni, proposta già da tempo ventilata nell’ambiente, ma intendono riavere tutti i soldi investiti anche se in tranche diverse. Iutto questo è stato scritto in un documento che gli avvocati dell’associazione e il comitato intendevano sottoporre alla firma dei soci della società come impegno a una proficua e profonda collaborazione tra le parti, ma che non ha avuto seguito.
Dopo varie ore trascorse davanti alla sede legale della Deiulemar s.p.a. in via Tironi, in cui le persone hanno dato sfogo a tutta la loro rabbia, la loro preoccupazione, il loro rammarico per essere trattati così, gli avv. dell’Associazione Nazionale dei consumatori avv. Cardella e Colapietro, nonchè il Presidente del comitato degli obbligazionisti di Torre sono riusciti ad ottenere la convocazione di una delegazione formata da dieci persone tra esperti e cittadini presso la sede della Deiulemar shipping dai soci della Gatta e Lembo.
Essi hanno ribadito l’accordo che è stato firmato nei giorni scorsi tra i quattro soci della società in cui viene previsto la costituzione di un fondo a garanzia dei creditori che contiene proprietà immobiliari, mobiliari e liquidi per circa cento milioni di euro, che alla fine del censimento ( prevista se tutto va bene per la fine di marzo) presentanno una piattaforma per l’apertura della trattativa privata a tutti i creditori.
Naturalmente qualora i creditori non l’accettino si procederà poi alle vie legali. Sembra di non facile soluzione la questione, qualora la proposta della piattaforma è la conversione dei titoli obbligazionari in azioni i creditori sarebbero gabbati due volte. Chi vuoi che compri le azioni di una società in crisi di insolvenza?
Il danno è notevole, solo Torre del Greco stima almeno tredicimila famiglie che perderebbero i loro soldi, ma in questo gioco sono stati coinvolti più di un paese, Monte di Procida, Torre Annunziata, Castellamare, Genova, persino Napoli e Firenze.
Dunque la truffa, se di truffa si tratta è nazionale. Come mai, si sono chiesti i sottoscrittori, la notizia non ha avuto una risonanza nazionale? Forse che questi signori hanno con il nostro denaro comprato anche i mezzi di comunicazione?
La disperazione è ormai al massimo. Tutti hanno dovuto bloccare i loro impegni di spesa previsti per quest’anno perchè ormai non hanno più un soldo da parte. I manifestanti hanno manifestato il loro rammarico anche per la cittadinanza Torrese, non hanno infatti chiuso i negozi per solidarietà, non c’è stata un’affluenza di tredicimila persone. Qualcuno ha giustamente detto che chi ha investito un grosso capitale, un milione, due milioni anche tre di euro giustamente non scende in piazza a fianco degli altri obbligazionisti. Loro sicuramente sanno come riavere indietro o garantire il proprio capitale!
La manifestazione si è chiusa alle tre del pomeriggio, giustamente gli avv. dell’associazione e il comitato dei creditori di Torre hanno fatto presente a tutti che sarebbe auspicabile che si ritrovassero sotto un unico comitato, per cui anche quelli degli altri comuni dovrebbero iscriversi e partecipare alle iniziative, solo in questo modo si può avere un’azione coerente, coordinata e incisiva, insomma l’unione fa la forza.
Mi chiedo, dove sono i piccoli e medi risparmiatori montesi, dobbiamo remare tutti nella stessa direzione, per cui vi invito tutti ad aderire al comitato, o qualora se ne fosse costituito uno qui a coordinarsi con quello di Torre. Non aspettate che i vostri soldi vi vengano restituiti stando comodamente a casa, questo non succederà mai!
Assunta Esposito