Si girano in questi giorni nei Campi Flegrei alcune scene della docu-fiction
“Mater Mediterranea”, ideata dal regista Giuseppe Ferrara e con protagonista Mimmo Grasso. La troupe operativa è composta da tre giovani flegrei: Costantino Sgamato per le riprese, Marina Sgamato per la fotografia. Marilù Parisi come assistente regista.
Il lavoro punta a dare un’immagine inedita di Napoli, capitale del Mediterraneo e non del malaffare, e vuole che la città si riappropri dei suoi simboli storici tra i quali la Mater Mediterranea e il fiume Sebeto.
Giuseppe Ferrara, allievo di Cesare Zavattini, è un regista notissimo anche per aver girato film ormai storici , tra i quali Il sasso in bocca, Cento giorni a Palermo, Il caso moro, Falcone, I banchieri di Dio, nonché molti documentari per la RAI.
Ferrara ha puntato su Mimmo Grasso in quanto autore tra i più rappresentativi del Mediterraneo e sarà accompagnato in un viaggio culturale da Marcello Colasurdo, Marzouk Mejiri, Daniele Sepe, Marco Zurzolo e artisti visivi come Mario Persico. Tra gli operatori culturali della nostra zona, Dominga Spinelli, il gruppo musicale “Echi Flegrei”, il ceramista Davide Carnevale e l’associazione “Lux in fabula” oltre che, in pieno spirito neorealista, persone incontrate per caso e ritenute interessanti come “Salvatore ‘o Magone” e il pescatore Nicola Di Meo.
Grande attesa per il concerto collettivo e multietnico dell’1 marzo a Piazza Garibaldi. Nei prossimi giorni il regista proietterà un suo film e dialogherà con gli studenti e la cittadinanza flegrea.
N. A. Sabatano