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Nel Lago d’Averno si ripete il fenomeno della moria di pesci

POZZUOLI – Una moria di pesci, soprattutto cefali, si registra da qualche giorno nel lago d’Averno. Il fenomeno non rappresenta una novità: è già accaduto altre volte e sarebbe da ricondurre alle forti esalazioni di zolfo presente sui fondali, data la natura vulcanica del bacino, che ridurrebbe l’ossigeno provocando la morte della fauna presente.

Uno spettacolo sconcertante si presenta agli occhi degli osservatori, numerosi i curiosi richiamati dal fenomeno che ha una cadenza ciclica e si verifica soprattutto nelle stagioni invernali ed estive, con centinaia di esemplari di cefali che galleggiano a pelo d’acqua o abbandonati sulle rive.

La situazione viene monitorata sia dai tecnici del Comune di Pozzuoli che della Provincia di Napoli in collaborazione con i responsabili sanitari dell’Asl Napoli 2. Ciò che maggiormente preoccupa i residenti ed i numerosi frequentatori del parco è il rischio igienico-sanitario che il fenomeno può comportare.

L’intera area lacustre dell’Averno con il vicino bacino del Lucrino è interessata da un importante progetto di risanamento varato dalla regione Campania che prevede oltre alla sistemazione delle aree intorno al lago e delle vie di accesso anche il dragaggio dei fondali, intervento quest’ultimo volto a migliorare le condizioni di insediamento della fauna e della flora nel bacino.

fonte www.ilmattino.it

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