Una vera e propria doccia fredda. Si è diffusa nella giornata di ieri la notizia che si terranno a Venezia, nel mese di maggio 2012, le World Series di Coppa America di vela. Napoli, che preparava da alcune settimane la sua convinta candidatura, resterebbe a bocca asciutta. E mentre si attende la firma tra i vertici dell’America’s Cup e il sindaco della città lagunare Giorgio Orsoni, resta – per Napoli – la flebile speranza di un’ulteriore tappa italiana.
Il sindaco de Magistris, dal canto suo, non sembra nascondere la delusione: “Ci facessero sapere entro l’inizio della settimana prossima cosa vogliono fare – ha dichiarato a caldo – altrimenti si facessero le regate che vogliono perché Napoli non aspetta l’America’s Cup”. Ed in effetti gli sforzi strategici delle forze politiche non sono stati di poco conto: “Siamo riusciti a mettere insieme – spiega de Magistris – sindaco di Napoli, presidente della Regione e della Provincia i sovrintendenti, le autorità portuali, Bagnolifutura e abbiamo lavorato in perfetta sintonia perché ci hanno detto che si poteva fare”.
Eppure, ci sarebbe un “giallo” nell’assegnazione delle tappe dell’America’s Cup a Venezia. Perché il presidente dell’Unione Industriali, Graziano, continua a considerare le tappe napoletane cosa fatta. “Dobbiamo capire cosa è accaduto nelle trattative o se è successo qualcosa che non sappiamo”.
Intanto, la dichiarazione di riserva è pronta: “La città sarà bella e importante anche senza l’America’s Cup”. Qualcuno dice che è un po’ come nella favola della volpe e l’uva. Venezia esulta, Napoli attende di comprendere se e come è stata beffata, sul filo del rasoio. Con un’improvvisa e imprevedibile strambata
fonte www.virgilio.it