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Preso il pirata di Miseno,a bordo anche un giovane che causo’ la morte di una donna 2 anni fa in mare.

Patrizia Capuano

POZZUOLI – È arrivata in poche ore a una svolta l’indagine aperta dalla capitaneria di porto di Pozzuoli per individuare chi, nella serata di giovedì, a bordo di un cabinato ha speronato un piccolo gommone nella darsena di Capo Miseno per poi allontanarsi.
Ieri mattina il conducente e altre due persone – i gitanti che erano con lui al momento dell’impatto – si sono presentate negli uffici della guardia costiera di Napoli: per l’uomo, un imprenditore di 43 anni residente in città, è scattata una denuncia per lesioni e omissione di soccorso.
Ed è emerso che uno dei giovani che erano a bordo sarebbe stato coinvolto nella collisione tra natanti avvenuta due estati fa nel tratto marino di Nisida, a causa del quale perse la vita la giovane Patrizia Cerbella. Il conducente del maxigommone, che ha riportato un trauma cranico, è stato sottoposto ieri all’alcoltest. L’esito sarà noto nelle prossime ore. Il gommone pirata era stato rintracciato quasi subito dalla Guardia Costiera, giovedì sera nel porticciolo di Mergellina.
Ieri mattina è stato possibile verificare che i colpi sulla carena del natante beige sono compatibili con l’incidente, la cui dinamica è stata chiarita. Si è quindi risaliti al proprietario e ai suoi compagni di escursione. I fatti: sono da poco trascorse le 20.30, la visibilità in mare è buona e le condizioni meteo marine favorevoli. Provenienti dall’isola di Procida due gommoni di cinque metri che viaggiano insieme verso Nisida a moto moderato. A bordo del primo ci sono quattro persone adulte. Nell’altro ci sono Paolo Pinto, 37 anni, residente al Vomero, con la moglie Assunta Della Corte di 38 anni e i due bambini di 9 e 7 anni.All’improvviso sopraggiunge dalla direzione opposta un cabinato che procede velocemente e incrocia la rotta del primo natante, lo evita ma travolge in pieno il secondo che si accartoccia. L’uomo alla guida viene sbalzato con violenza in mare, la donna e i bambini rimangono incastrati sotto la pilotina che li protegge. Il papà salta a bordo per recuperare la moglie con i piccoli in lacrime: la donna ha una ferita alla testa, perde sangue, lamenta dolori al torace; i piccoli presentano ferite alle gambe e escoriazioni. Si avvicina il natante che li ha travolti e il conducente dice loro di stare tranquilli, avviserà subito le forze dell’ordine. E si allontana. Le persone a bordo dell’altra imbarcazione allertano la guardia costiera. Poi la corsa verso il porto di Pozzuoli e il trasporto in ospedale. Alla madre viene suturata la ferita e riscontrati un trauma toracico con la frattura di due costole. I bambini presentano lacerazioni agli arti, tornano a casa dove trascorrono la notte con il papà. La donna resta in ospedale.

fonte IL MATTINO Patrizia Capuano.

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