Patrizia Capuano
BACOLI. Rinvenuto un ordigno bellico nello specchio acqueo di Baia, si svolgono stamattina le operazioni di disinnesco. La scoperta è stata fatta da un subacqueo professionista che – dopo aver notato la bomba sui fondali nel tratto marino antistante la sede della capitaneria – ha allertato sia l’Ufficio circondariale marittimo di Pozzuoli, diretto dal comandante Caterina Piccirilli, che la guardia costiera di Baia, coordinata dal comandante Enrico Alborino. Immediatamente sono scattate le verifiche da parte dei militari, i quali hanno accertato la presenza di un proiettile di grosso calibro risalente alla seconda guerra mondiale, tecnicamente definito “bomba da mortaio”. Lungo circa settanta centimetri e dotato di alette laterali, l’ordigno probabilmente di fabbricazione tedesca potrebbe avere tuttora una forte carica esplosiva, secondo quanto riferiscono gli esperti. È stata così allertata la Prefettura e sono scattate le operazioni per interdire lo specchio acqueo alla navigazione diportistica e alla balneazione per un raggio di cento metri. L’area intanto non rientra nelle rotte dei traghetti che dal porto di Pozzuoli sono diretti verso le isole del golfo, per cui non si sono registrate a seguito del ritrovamento conseguenze nel traffico marittimo locale. Ma le operazioni di brillamento, come accade in questi casi, si sono rese urgenti; l’ordigno, messo in sicurezza, è oggetto di un intervento di disinnesco che si effettua stamani ad opera degli esperti del Nucleo Sdai proveniente da Taranto, coordinati dal comandante Giambattista Acquatico. “Abbiamo contattato su disposizione della Prefettura gli artificieri per le operazioni di brillamento – spiega Enrico Alborino, il comandante dell’Ufficio locale marittimo di Baia – il tratto marino nel frattempo è stato circoscritto ed è off-limits a qualunque accesso”. I militari della guardia costiera verificano da ieri, con l’ausilio della motovedetta, che questo divieto sia rispettato. I controlli stamani saranno ulteriormente potenziati al fine di rendere possibile il disinnesco in tutta sicurezza. Ma non è la prima volta che i fondali flegrei restituiscano un ordigno bellico: di frequente nel tratto marino tra Pozzuoli e Capo Miseno – in passato spesso nei campi mitili – si ritrovano bombe risalenti al secondo conflitto mondiale. Basti ricordare che il golfo di Pozzuoli fu oggetto di ripetuti bombardamenti e di lanci di esplosivi al termine della guerra e tuttora potrebbero essere nascosti sui fondali numerosi esemplari. Appena mercoledì a Quarto è stato rinvenuto un residuo bellico in una campagna in via Casalanno, rimosso e disinnescato dagli artificieri.
fonte IL MATTINO Patrizia Capuano
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