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Via Miliscola. Un guasto dell’impianto idrico inonda il colombario

Patrizia Capuano Monte di Procida. Un guasto dell’impianto idrico inonda il colombario in via Miliscola al confine con il Comune di Bacoli: le strutture in opus reticolatum da due giorni sono invase da acqua mista a fango. L’allarme è stato lanciato da residenti e da Antonio Sabatano del comitato civico Cappella Futura. «La rottura delle condutture che fanno capo all’acquedotto campano ha determinato l’allagamento della necropoli – dice – le nicchie con dipinti e stucchi sono ridotte a una pozzanghera». Sul posto si è recata la polizia municipale, gli agenti hanno provveduto a transennare la carreggiata interessata dalla fuoriuscita di acqua. Lo spazio destinato al traffico veicolare è stato limitato ma il fiume di fango ha continuato per ore a riversarsi sul manto stradale e sulla struttura archeologica. Questa mattina si attende un intervento dei tecnici, sollecitato dall’assessorato comunale ai Lavori pubblici che ha eseguito un primo sopralluogo. La stabilità del sito di epoca romana, per decenni in evidente stato di degrado, è stata già compromessa da un terrapieno sovrastante, risistemato solo dopo l’Sos lanciato da Legambiente Campi Flegrei. Con questa ulteriore emergenza però si rischia il peggio. Il colombarium, che si affaccia sul lago Miseno, è un prestigioso mausoleo con nicchie per le urne cinerarie situato lungo il percorso funerario realizzato dai Romani da Miseno a Cuma. Ma una scarsa manutenzione aggiunta a emergenze improvvise – come questa causata dalla conduttura idrica – ne possono mettere definitivamente a rischio la secolare integrità. Per evitare che ciò accada, residenti e comitati civici reclamano interventi a salvaguardia del sito, poco distante dalla necropoli riportata alla luce in piazza Mercato di Sabato durante lavori di manutenzione stradale. Restaurata con fondi Por Campania a cura della soprintendenza speciale ai Beni archeologici di Napoli e Pompei, quest’ultima presenta sette colombari con affreschi e iscrizioni della flotta imperiale di stanza nel Miseno. Nella necropoli erano infatti custodite le spoglie dei marinai di duemila anni fa. Riflettori accesi anche sul colombario del Fusaro che, per la mancanza di un impianto idrovoro, in inverno si allaga mettendo a rischio il pavimento in mosaico e le strutture in marmo. Anche in questo caso Legambiente Campi Flegrei ha sollecitato un intervento per la tutela della struttura e, più in generale, del patrimonio monumentale.

fonte IL MATTINO Patrizia Capuano

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