Patrizia Capuano BACOLI. Un pontile in legno costruito sulla foce di Miliscola ma non previsto dalla concessione: scatta il sequestro di un’area demaniale marittima pari a 1.260 metri quadrati. Gli uomini della guardia costiera di Baia e gli agenti della polizia municipale – coordinati rispettivamente dai comandanti Enrico Alborino e Marialba Leone – hanno apposto i sigilli in un cantiere annesso a una struttura ricettiva del litorale costiero. Nel corso di un sopralluogo, le forze dell’ordine hanno rilevato la realizzazione di lavori diversi da quelli previsti dal progetto e dalle autorizzazioni. In sintesi «le opere costruite – spiega Alborino – sono differenti rispetto a quelle autorizzate dai permessi, demaniale e paesaggistico, conseguiti». Per questo motivo, sono stati apposti i sigilli nella vasta area dove era in corso il cantiere, a picco sul canale di Procida e al limite della foce del lago Miseno. Oltre al sequestro è scattata, inoltre, una denuncia all’autorità giudiziaria per violazioni del codice della navigazione e di carattere urbanistico-paesaggistico. L’intervento – che si è svolto in sinergia con l’Ufficio circondariale marittimo di Pozzuoli, coordinato dal comandante Caterina Piccirilli – rientra in un capillare piano di controlli avviato al fine di individuare abusi negli spazi demaniali del litorale e, inoltre, per verificare il fedele rispetto delle autorizzazioni conseguite, dove ci sono cantieri in corso. In questo caso, erano consentite delle opere per installare attrezzature a basso impatto ambientale e facilmente rimovibili, tra cui un calpestio in legno, docce e aiuole. Dalla verifica dei militari sono emerse innovazioni rispetto alla concessione in possesso del titolare; e sarebbero state apportate delle varianti non presupposte nel progetto originario che hanno alterato i volumi programmati. Tra le difformità compare appunto una pedana in legno di cento metri, a copertura della foce del Miseno da usare come calpestio.
fonye IL MATTINO Patrizia Capuano