NAPOLI – «Pensavo che fosse un aereo di Gheddafi»: Marco D’Orsi, 13 anni, abita a salita Betlemme, a ridosso di via dei Mille e venerdì scorso alle 12,27, s’è affacciato al balcone, ha alzato gli occhi è ha visto un oggetto non identificato, un Ufo, appunto.
«Sono corso nella stanza» racconta «ho preso il telefonino, sono tornato fuori e ho scattato». Il risultato è l’immagine di un disco volante accanto ai panni stessi, sopra i tetti dei palazzi umbertini di Chiaia. Sembra l’inizio di un racconto fantascientifico, un incontro ravvicinato di secondo tipo, scritto a quattro mani da Domenico Rea e Isaac Asimov. La forma è proprio quella che abbiamo visto riprodotta in centinaia di film e migliaia di fumetti.
Ma Marco non si sente come un protagonista di «E. T.». «Non mi sono entusiasmato e prima di mostrare agli altri la foto ho riflettuto molto». Pensatela come volete, ma è il secondo avvistamento in pochi giorni tra Napoli e dintorni (l’altra visita dalle profonde galassie c’è stata a Monte di Procida). Che fossero interessati alla monnezza? Se la prendessero.
fonte www.ilmattino..it