Patrizia Capuano BACOLI. «Dopo anni di lotta dei comitati cittadini, impegnati non solo nella denuncia ma direttamente nella difesa – anche con pulizia di spiagge e fondali – sembra che la nostra amministrazione inizi a comprendere l’importanza della tutela ambientale non fine a se stessa, ma anche perché preliminare a qualsiasi ipotesi di sviluppo turistico della nostra città». Questo l’incipit di una nota che segue la pulizia straordinaria degli arenili liberi promossa dal Comune – firmata da Annamaria Varriale, Domenico Grande e Alessandro Parisi, rispettivamente il presidente del Comitato per la Tutela della salute pubblica e i componenti dell’ associazione civica Il Poggio – e inviata agli enti preposti alla salvaguardia di mare e coste quali Comune, Regione, Provincia, Parco Campi Flegrei, Circomare Pozzuoli e Locamare Baia. I movimenti civici chiedono ulteriori interventi e sollecitano «un’urgente ordinanza che vieti a mare e sulle spiagge l’uso del polistirolo – continuano i rappresentanti – questo materiale, con un tempo di biodegradabilità in acqua stimatodi mille anni, frantumandosi in piccolissimi granuli è non solo estremamente inquinante ma anche difficilmente amovibile». Un’altra idea a salvaguardia della risorsa marina, proposta dai movimenti ambientalisti, è l’obbligo di «usare retini di colori diversi per i vari allevamenti di cozze, in modo da poter identificare e adottare i necessari provvedimenti contro chi li abbandona in mare», continuano Varriale, Parisi e Grande. Fondamentale, affinché le mareggiate invernali non trasportino più rifiuti in alcuni punti della linea di costa flegrea, secondo i rappresentanti dei comitati «è individuare ed eliminare le fonti di inquinamento, tra cui i 18 scarichi fognari diretti nel golfo di Pozzuoli denunciati dall’ex assessore regionale all’Ambiente Walter Ganapini, oltre a sanzionare i colpevoli». Attenzione è riservata anche allo stato di salute dei quattro laghi flegrei. A tal proposito nella nota si chiedono chiarimenti per quanto concerne «il progetto regionale da 55 milioni di euro con contributi europei destinati alla bonifica dei bacini lacustri (Lucrino, Averno, Miseno e Fusaro) e per il piano minore, peraltro già finanziato con 140mila euro, finalizzato al ripristino della funzionalità delle foci del lago Miseno e alla riattivazione delle griglie di protezione, come ha stabilito la deliberazione 102 firmata il 2 febbraio 2010 dal Commissario straordinario allora alla guida del Comune, Umberto Cimmino». «Continueremo nella nostra azione di difesa attiva dell’ambiente – concludono – nel caso specifico del mare e delle coste pronti a fornire come in passato il nostro contributo con azioni di bonifica.
fonte IL MATTINO, Patrizia Capuano