Dopo il rincaro dei biglietti e lo stato di degrado e di vecchiaia dei Treni della Cumana un altro grave problema per gli studenti dei comuni di Monte di Procida e Bacoli,assalti di baby gang armate di coltelli che terrorizzano i passeggeri,ecco cosa e’ successo nei giorni scorsi.
Si moltiplicano le rapine ai danni di giovani studenti nel tratto tra Gerolomini e Dazio
Baby gang armata di coltello nei treni della Cumana
La polizia indaga dopo le denunce delle vittime, depredate di soldi e telefonini
Due rapine ad altrettanti studenti, nello stesso tratto ferroviario e, con ogni probabilità, messe a segno dalla stessa banda. E’ quanto avvenuto all’interno dei convogli ferroviari della linea Cumana, tra la due stazioni di Gerolomini e Dazio.
Puteolani anche i giovanissimi rapinati, di appena 14 anni. La dinamica è stata praticamente identica in entrambi i casi. I giovanissimi sono saliti su uno dei treni da Pozzuoli per Napoli e, all’altezza del tratto compreso tra Gerolomini e Dazio, sono stati avvicinati da una banda di coetanei, forse pochi anni in più. Uno dei componenti della banda ha poi estratto un coltellino, minacciando il giovanissimo. Portati via pochi soldi e il telefono cellulare. La stessa scena l’ha poi vissuta un’altra vittima, sempre nello stesso tratto ferroviario e sempre ad opera di una banda di coetanei, armati di coltello. Si tratterebbe, dunque, di una vera e proprio baby-gang di Pozzuoli. Difficilmente, infatti, potrebbe trattarsi di giovani che risiedono lontano dalla cittadina flegrea. Cresce l’allarme, dunque, per le rapine messe a segno dalla stessa banda di giovanissimi. Ogni giorno, infatti, i treni delle linea Cumana vengono presi letteralmente d’assalto da centinaia di studenti. A complicare la situazione, inoltre, è la totale assenza di sistemi di videosorveglianza installati all’interno dei treni. Le uniche telecamere previste dalla società Sepsa sono quelle in alcune grandi stazioni, come ad esempio quella di Montesanto. Piccole stazioni come quelle di Cappuccini, Gerolomini e Dazio sono invece del tutto sprovviste di occhi elettronici. All’interno dei treni, invece, nessuna telecamera. Potrebbero essere le descrizioni dei componenti della banda da parte dei rapinati ad agevolare le indagini, svolte dalla polizia. A spaventare ancor di più, poi, è che per portare a termine le rapine, la baby-gang faccia addirittura uso di coltelli. Non si tratta dunque di bullismo, ma di vere e proprie azioni criminali, seppur effettuate da giovani ben lontani dalla maggiore età.
Ludovica Luongo fonte IL CORRIERE FLEGREO