Attacco a Gheddafi, 110 missili sulla Libia
In azione forze Usa, francesi e inglesi
Scattata l’operazione “Odissea all’alba”. Il via libera dopo la riunione di Parigi, in risposta agli attacchi del mattino contro Bengasi. Tripoli accusa i “crociati”: colpiti obiettivi civili e ospedali.
L’attacco contro la Libia, iniziato nel tardo pomeriggio con l’entrata in azione dei caccia francesi, è andato avanti nella serata su larga scala, quando le unità della marina americana hanno iniziato a bombardare con i missili Cruise le postazioni della contraerea libica, in un’operazione ribattezzata “Odissea dell’alba”. Secondo la tv di stato libica. sono stato colpiti invece obiettivi civili. Il via libera all’attacco, sulla base della risoluzione Onu che impone la no fly zone, era arrivato dal vertice tenuto a Parigi da Europa e Lega Araba. Alle operazioni, coordinate dalla base di Capodichino e momentaneamente sotto il comando americano, partecipano al momento Usa, Francia e Gran Bretagna. Italia e Canada, gli altri due membri della coalizione internazionale, non hanno ancora preso parte attivamente ai raid. Ma l’Italia sta fornendo un importante supporto logistico attraverso la messa a disposizione della coalizione di ben sette basi militari. In mattinata le truppe del raìs avevano attaccato Bengasi, dove si contano una quarantina di morti e migliaia di persone si sono date alla fuga. In serata le milizie di Gheddafi hanno ripreso a sparare su alcuni quartieri della città.
Il primo bombardamento è scattato alle 17.45 di oggi, in attuazione della risoluzione 1793 approvata giovedì sera dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Un caccia francese ha colpito un carro armato nella zona di Bengasi. Circa venti aerei, tutti francesi, sono stati impiegati in una zona compresa entro un raggio di 100-150 chilometri da Bengasi. Sono i piloti a decidere di volta in volta, quando bombardare, perchè la risoluzione Onu non prevede solo l’attuazione di una no fly zone, ma anche di «tutte le misure necessarie» per aiutare la popolazione sotto assedio a Bengasi. Poco dopo il primo raid, il ministero della difesa francese rendeva nota la distruzione di «numerosi carri armati» agli ordini di Gheddafi.
In serata, prima delle nove, l’inizio dei raid americani, con i primi missili da crociera lanciati contro la contraerea libica intorno a Tripoli e Misurata da unità della marina americana. I missili lanciati sono al momento 110 e hanno colpito oltre 20 obiettivi strategici libici, in larga parte a ovest del Paese. Si tratta di sistemi di difesa aerea e altri snodi di comunicazione strategica, tutti situati sulla costa. Lo ha detto l’ammiraglio William Gortney, incontrando la stampa al Pentagono.
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