Nello Mazzone Bacoli. Le modifiche dei canoni locativi sui terreni del Centro Ittico Campano, le procedure concorsuali per l’assunzione di quattro vigili urbani e la realizzazione di un parcheggio su un’area requisita alla camorra. Sono gli atti dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Ermanno Schiano sui quali si sarebbe concentrata l’attenzione della procura della Repubblica. Una serie di esposti, per lo più anonimi, ha fatto scattare gli accertamenti culminati alcuni giorni fa nell’acquisizione presso gli uffici comunali di Bacoli di atti, delibere e documenti. Le forze dell’ordine sono intervenute su delega della procura. Per adesso non ci sono ipotesi accusatorie definite né, ovviamente, indagati. Ma al setaccio dei pm partenopei sarebbero finite, in particolare, le decisioni prese dall’amministrazione Schiano in materia di canoni per il pagamento dei fitti dei terreni di proprietà del Centro Ittico Campano: una municipalizzata controllata per il 99,6 per cento dalla Città di Bacoli e per il restante 0,3 per cento dalla Terme di Agnano Spa. Canoni che sarebbero stati ritoccati al ribasso dall’attuale amministrazione comunale, pagati per la gestione di terreni prospicienti i laghi Miseno e Fusaro, su cui hanno investito decine di imprenditori: attività ristorative, bar, chalet e lidi. Ombre e sospetti su questi ribassi, sollevati da numerose delazioni. Si indaga e un altro filone riguarda le procedure per il concorso pubblico per quattro agenti di polizia municipale: due da reclutare con la mobilità intracomunale, i restanti con un bando aperto. Procedure già oggetto di un ricorso al Tar. Ma nelle indagini conoscitive sarebbero finiti anche gli atti per il parcheggio di Villa Ferretti, su un suolo confiscato alla camorra. Un atto, quest’ultimo, che potrebbe interessare anche la Direzione investigativa antimafia. Ma il sindaco Schiano smentisce categoricamente l’interessamento dell’Antimafia. «Le richieste a cui si fa riferimento non sono della Dia, bensì della procura di Napoli – chiarisce Schiano – Sono inerenti a doverose, auspicate e necessarie attività investigative. Mi auguro e, ne sono certo, che sarà dimostrato che l’amministrazione di Bacoli non ha alcun tipo di zone d’ombra per quanto riguarda gli atti amministrativi». Opposizioni scatenate: il Pd ha presentato ieri mattina la richiesta di un consiglio comunale urgente e chiede chiarimenti al sindaco. Ma sulla vicenda è stato chiesto l’intervento anche dei membri del Pd nella Commissione parlamentare antimafia: si valuta se chiedere al prefetto De Martino l’invio di una commissione di accesso agli a atti
fonte IL MATTINO Nello Mazzone