Litorale preso d’assalto in questo week end
Plastica: il primo nemico delle spiagge
Pessime però le condizioni della fascia costiera
Complice le gradevoli temperature e le belle giornate di sole, sono in tanti quelli che hanno affollato il litorale flegreo. Da Pozzuoli a Bacoli per passare a Monte di Procida in molti si sono concessi qualche passeggiata sul lungo mare con amici e famiglia. Bambini con la voglia di giocare e adulti con la voglia di concedersi qualche ora di svago. A rovinare tutto, le pessime condizioni delle spiagge. Una denuncia che arriva direttamente dai cittadini e che più volte anche il nostro giornale ha puntualmente sottolineato. “ È davvero un peccato vedere queste zone ridotte in questo modo– ci dice una signora- io ho dei bambini ma devo fare attenzione perché ho paura che possano entrare in contatto con oggetti pericolosi”. Uno scenario desolante che abbraccia l’intera costa, senza distinzioni. Miseno, Miliscola, Marina Grande ma anche Acquamorta e Torregaveta. Nemico numero uno la plastica depositata in enorme quantità sulle spiagge. Bottiglie, lattine, ma anche buste, assorbenti e oggetti vari continuano ad essere trasportati dal mare che rende tutto quello che incivilmente gli è stato gettato dentro. Delegati dalle Regioni, sono i Comuni ad avere la competenza in materia di demanio marittimo in cui rientrano spiagge e fascia costiera. Mentre in estate si attivano misure per ripulire le spiagge per accogliere i bagnanti, il problema si avverte maggiormente durante la stagione invernale. Trincerandosi dietro la reale impossibilità di far fronte alle continue mareggiate, continuano a non essere adottate misure per salvaguardare il litorale. “ È in dubbio che siamo di fronte ad una problematica molto più ampia e che rientra nella questione generale dell’inquinamento dei mari– continuano alcuni cittadini incontrati sulla spiaggia- ma ci chiediamo perché non vengano organizzate delle giornate di pulizie straordinarie approfittando ovviamente delle belle giornate. Nessuno chiede agli operatori di lavorare con il mare in burrasca e tutti quanti noi sappiamo che questi rifiuti qui depositati hanno una loro storia e arrivano da lontano trascinati dalle correnti. Però crediamo che le istituzioni non possano ricordarsi della pulizia delle spiagge solo d’estate quando ci sono interessi economici”. Istituzioni più presenti ma anche comportamenti più responsabili. È questa la ricetta per guarire una delle realtà peggiori che affligge i Campi Flegrei. In questo senso l’entrata in vigore della nuova norma che vieta la commercializzazione delle buste di plastiche rappresenta un enorme passo in avanti. Ancora più importante sarebbe l’educazione ad uno sviluppo sostenibile incoraggiando e favorendo le iniziative commerciali che propongono la vendita di detersivi e detergenti “ alla spina”. Un modo per produrre meno plastica, riducendone il consumo, ma anche per risparmiare qualche soldo a fine mese.
Annarita Costagliola da “IL CORRIERE FLEGREO”