L’amministrazione comunale invia richiesta al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio affinché l’ente pubblico locale sia inserito tra i soggetti che gestiscono il parco sommerso archeologico di Baia. Ieri il sindaco, Ermanno Schiano, e l’assessore all’Ambiente, Giuseppe Scotto di Vetta, hanno ufficializzato con una nota l’istanza, inviata per conoscenza al Ministero per i Beni e le Attività culturali, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, alla Regione Campania e alla Soprintendenza per i Beni archeologici. L’area marina protetta, ricordiamo, è stata istituita con un decreto ministeriale il 7 agosto del 200 e ne è stata affidata la gestione alla Soprintendenza speciale ai Beni archeologici di Napoli e Pompei. Ora il Comune chiede di poter partecipare all’amministrazione del parco. “È noto – affermano il primo cittadino Schiano e l’assessore Scotto di Vetta – che il vigente principio di sussidarietà verticale impone, per tutte le problematiche afferenti ai propri territori l’intervento e il coinvolgimento degli enti locali. Considerando che il parco sommerso di Baia rappresenta uno degli elementi qualificanti del patrimonio archeologico e naturalistico del territorio bacolese, vero fiore all’occhiello di una serie di vestigia antiche presenti sull’intero territorio comunale, da Miseno a Cuma, abbiamo avanzato una formale richiesta al Ministero dell’Ambiente di inserire il Comune di Bacoli nell’ambito dei soggetti gestori dell’area marina protetta di Baia”.
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