Il 27 gennaio 1907, per regio decreto, nasceva il comune di Monte di Procida distaccandosi dal comune di Procida dal quale dipendeva amministrativamente.
Oggi, nel 104° anniversario, vogliamo onorare la ricorrenza pubblicando una bellissima poesia scritta da un nostro concittadino nei primi anni ’60. Mario Antonio Esposito all’epoca era un marittimo, come tanti altri montesi e quel giorno attraversando il canale di Procida e incantato, ancora una volta, dalla bellezza della nostra terra prese carta e penna e tirò fuori i suoi sentimenti rappresentandoli in versi e compose questa straordinaria poesia dedicata alla nostra amata Monte di Procida e al duro mestiere del marittimo.
“PAESE MIO”
Pe’ specchio, tieni Procida distesa,
‘ncoppe’a stu ppoco’e mare, sempe blù.
Nu nèo, …che’a sera canta’a voce stesa,
è san Martino, che non more cchiù.
Quanto fosse cianciosa ‘na figliola,
comme staj tu, a coppe’a stu balcone…
je parto pe’ luntano’e sti parole,
suspiro ‘ncore mentre m’alluntano.
Chisà si tocco cchiù, ‘sta terra cara…
Chisà si trovo cchiù, chi me vo bene…
Te vasa’o sole’e t’accarezza’o mare,
mantr’je me parto; e mmocca che veleno.
Se putarrìa lassarlo’a mare, nfunno…
Assieme’ o chianto che se fa stu core…
Che s’arreposa sulamente nzuonno,
o quanno torno; e nun me pare vero.
Pecché cu me si stato’accussì’avaro,
oh Monte, Terra mia, Paese caro.
Pe darme pane, me ne manne fora…
E quanno torno? Nun ne veco l’ora!
Mario Antonio Esposito (Account facebook di Mario) oltre a questa ha composto innumerevoli altre poesie, molte delle quali pubblicate negli anni ’60 sul giornale “La Tribuna Montese”. Vive a Livorno da circa 30 anni, di sè dice: “Ho iniziato a faticare (lavorare significa altro) all’età di 12 anni, in una cava (dei Coppola) pietra tufo e pozzolana. Poi con i muratori e, all’età di 14 anni, passai a bordo delle nostre zavorriere. Alternando macchina e coperta, fino all’età di 20 anni. Sempre in…nero; non avendo libretto di navigazione. Dopo 24 mesi e 7 giorni di leva in Marina, congedato; mi rilasciarono il libretto di navigazione. Capo motorista fino al 1973 -campo che mi piaceva e mi piace tantissimo- per non vedermi sempre un tizio davanti, cosiddetto comandante; passai al comando. Intanto avevo messo insieme, crescendo e “costruendomi”, patenti da: Marinaio motorista; Motoscafista; Radiotelefonista; Radiotelegrafista (in Marina); Padrone Marittimo: Meccanico Navale di II^ Classe; Padrone Marittimo di I^ Classe. Finito come Capitano d’armamento della Copagnia Elbana di Navigazione. Non mi son fatto mancare neanche 11 passaggi in sala operatoria (ultima il 24 aprile 2008, operato di cancro al colon) e molto probabilmente, dovrò tornarci. Ciò nonostante dicevo e dico che l’ultima… gita in barchetta, la farò all’età di 98 anni. Poi dopo, e soltanto dopo, vedrò cosa fare…”
In bocca al lupo Mario e tanti auguri al nostro comune!
Pasquale Mancino