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Dopo il maltempo, ora la strada è particolarmente pericolosa
Via Miliscola: attenti alla sabbia
Disagi in tante altre zone del paese
Un violento temporale ed un forte vento hanno caratterizzato l’ultimo fine settimana. Passata la bufera ora si contano i numerosi danni e i tanti disagi registrati. Strade allagate, imbarcazioni in difficoltà, e numerosi detriti riversati lungo tutte le arterie. Ad avere la peggio sono state soprattutto le strade bacolesi colme di rifiuti che sono finiti sulle carreggiate. Decine di sacchetti di plastica galleggianti hanno invaso Bacoli, ma anche Fusaro e Cuma, trasportati dalla lava come un fiume in piena. Scenari sconcertanti che hanno ulteriormente infiammato gli animi dei cittadini alle prese con l’ennesima emergenza rifiuti. Il tutto naturalmente ha avuto ripercussioni sull’intera viabilità messa in ginocchio da un sistema fognario precario e dagli scarichi completamenti otturati per mancanza di manutenzione ordinaria. Ma critiche sono anche le condizioni del litorale. Una violenta tempesta di sabbia si è abbattuta lungo via Miliscola creando panico in quella che è stata più volte definita la “strada della morte”. Lungo il rettilineo si è infatti depositata una grande quantità di sabbia che rende l’asfalto particolarmente scivoloso. Sabbia dunque ma anche rifiuti fanno bella mostra in una zona frequentatissima dai giovani in cerca di divertimento e di piacere. Il timore è che possano ripetersi incidenti e disgrazie accadute in passato dove, a fianco dell’alta velocità, la sabbia e l’asfalto scivoloso hanno incalzato la dose. Ora gran parte della sabbia è ammucchiata lungo i marciapiedi e residenti e commercianti hanno provveduto ad intervenire alla meno peggio. “ Speriamo che si intervenga al più presto- hanno detto- questa sabbia non può restare qui a lungo tempo. Sarebbe troppo rischioso per tutti quanti noi”. Disagi si sono registrati anche a Torregaveta, al porto di Acquamorta e naturalmente su tutte le spiagge ridotte a discarica per le mareggiate.
Annarita Costagliola da”IL CORRIERE FLEGREO”
