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Oggi e' "Thanksgiving" un abbraccio e un saluto a tutti i Montesi d'America

Pizzerie e ristoranti chiusi,come del resto ogni attivita’ negli Stati Uniti,i montesi festeggiano a casa la Festa Americana del Ringraziamento,la maggior parte di loro mangera’ “italiano” questo lo  so perche’ sono stato 15 anni da quelle parti,ma il Tacchino lo si cucinera’ lo stesso,una giornata di festa dopo tanti giorni di lavoro,e domani tutti a fare shopping per i supersconti di Macy’s e degli altri negozi,un saluto e un abbraccio a tutti i Montesi d’America.PACOSMART.

 

Dal 1621 l’America celebra la Festa del Ringraziamento, una tradizione che si rinnova ogni quarto giovedì del mese di novembre.
Nel cuore della tradizione americana di paese di frontiera e profondamente credente c’è il giorno del Ringraziamento. E’ una festa nazionale molto sentita dagli americani e celebrata il quarto giovedì di novembre per commemorare la coesistenza pacifica tipica del crogiuolo di popoli (melting pot) e il valore sacro del lavoro e della famiglia. Da quando le famiglie americane hanno cominciato a disperdersi sul territorio nazionale, la festa del Ringraziamento è diventata una ragione per ritrovarsi. Thanksgiving, questo il nome originale, si celebra anche in Canada il secondo lunedì di ottobre e ha lo stesso valore di quello americano, anche se la sua origine è più antica.

La festa americana risale al 1621 per ringraziare la Provvidenza di aver permesso ai primi coloni di Plymouth di sopravvivere all’inverno durissimo del New England. Il capo della tribù degli indiani Wampanoag donò una parte delle proprie riserve di cereali ai coloni e con questo gesto garantì loro la sopravvivenza. In seguito, una cinquantina di coloni e un centinaio di indiani (pare che fosse invitato solo il loro capo) festeggiarono la fine della raccolta con un pranzo a base di aragosta, anguilla, zucca e tacchino selvatico. Quest’ultimo è poi diventato con il tempo il piatto tipico presente sulle tavole degli americani in questa festa. E’ fatto al forno e ripieno di castagne e pane secco; è accompagnato dalla classica salsa di mirtilli e dal purè di patate, dalla torta di zucca e dal granoturco arrostito. Tale accostamento potrebbe sembrare bizzarro ad un palato abituato alla dieta mediterranea, tuttavia l’agrodolce si sposa bene alla delicatezza della carne di tacchino. La preparazione è laboriosa dato che richiede almeno quattro ore.

Nel 1789 George Washington proclamò il primo Thanksgiving day indetto dal governo nazionale. Nel suo discorso stabilì che il quarto giovedì di novembre fosse un giorno festivo per il popolo degli Stati Uniti al fine di “(…) pregare con cuore riconoscente l’Onnipotente, benevolo Autore di tutto il bene del paese, per la possibilità di avere una forma di governo che garantisca la propria sicurezza, la libertà e la felicità”.
La tradizione del giorno del Ringraziamento è viva ancora oggi in varie forme. Diverse confessioni religiose prevedono un officio in quest’occasione. Il suo significato s’è esteso per diventare patrimonio comune e per permettere agli immigrati di ogni estrazione culturale di parteciparvi e di sentirsi accolti. Di fatti, nelle case americane è tradizione invitare degli ospiti stranieri e iniziare il pranzo con una preghiera di ringraziamento davanti ad un enorme tacchino fumante, come nel dipinto di Norman Rockwell (1894-1978) Freedom from Want del 1943, esposto al museo a lui dedicato a Stockbridge, Massachussets.

Sin dall’inizio la festa ebbe un carattere laico e allo stesso tempo fortemente religioso. L’idea che c’è dietro è che la prosperità materiale raggiunta durante l’anno è frutto del lavoro dell’uomo e del concorso divino a cui si rende grazie. Il sogno americano di opulenza si realizza grazie alla libertà, all’accoglienza e all’operosità di gente venuta da ogni dove, ma senza il concorso della Provvidenza ogni sforzo sarebbe vano. In questo giorno si celebra la festa civile di una nazione che nella propria concezione assume un ruolo messianico di faro di civiltà per gli altri popoli.
Una delle manifestazioni tipiche della festa del Ringraziamento è la Macy’s Thanksgiving Parade a New York. Ogni anno i grandi magazzini Macy’s sponsorizzano una parata di circa tre ore a Manhattan dove bande musicali, clown e pupazzi giganti incuriosiscono turisti e newyorchesi trasformando una fredda giornata di novembre in uno spettacolo unico. (Per maggiori informazioni: www.nyctourist.com/macys_menu.htm)

La ricetta del tacchino del Ringraziamento

Ingredienti per quattro persone:
Un tacchino da 5 kg
1,5 kg di castagne
800 grammi di pane raffermo senza crosta
150 grammi di burro
Una cipolla
Un gambo di sedano
Un limone
Due bicchieri di vino bianco secco
Quattro rametti di rosmarino
Un ciuffo di prezzemolo
Un cucchiaino di maggiorana
Un cucchiaino di timo
Olio, sale, pepe

Preparazione:
Cuocere in acqua abbondante le castagne per circa tre quarti d’ora. Pulire con cura il tacchino e strofinarlo con mezzo limone. Quando le castagne sono pronte, sbucciarle e tritarle. Sciogliere il burro in una padella, aggiungere la cipolla e il sedano dopo averli tritati, e lasciarli soffriggere a fuoco medio. Quando sono morbidi, aggiungere un bicchiere di vino bianco e lasciar cuocere fino a evaporazione. Tagliare il pane a dadini e poi versarlo nella padella, unendo anche le castagne tritate, la maggiorana, il prezzemolo, il timo, sale e pepe. Mescolare con cura e lasciare sul fuoco per cinque minuti. Far raffreddare il ripieno a temperatura ambiente. Riempire il tacchino e cucire l’apertura con dello spago da cucina. Condire con sale e pepe il tacchino all’esterno. Sistemare il tacchino in una teglia, coprirlo con una garza da cucina impregnata di olio e metterlo nel forno a 180 °C, lasciandolo cuocere per circa un’ora. Aggiungere il bicchiere di vino bianco e rimettete in forno ancora per due ore e mezza, bagnando di tanto in tanto con il sugo di cottura. Infine, eliminare la garza e cuocete ancora per una ventina di minuti. Prima di portare in tavola, lasciare raffreddare il tacchino per alcuni minuti.

Salsa di mirtilli

Ingredienti:
Una tazza d’acqua
Una tazza di zucchero bianco
250 grammi di mirtilli rossi e freschi
Un’arancia sbucciata e tritata
Una mela sbucciata e tagliata a fette sottili
Una pera sbucciata a tagliata a fette sottili
Mezzo cucchiaino di sale
Un cucchiaino di cannella
Mezzo cucchiaino di noce moscata

Preparazione:
Portare ad ebollizione l’acqua in una pentola di medie dimensioni, versare lo zucchero e mescolare fino a che non s’è sciolto del tutto. Cuocere a fuoco lento e aggiungere i mirtilli rossi, l’arancia tritata, la mela, la pera, sale, cannella e noce moscata. Coprire e lasciare cuocere a fuoco lento per circa mezz’ora mescolando di tanto in tanto. Rimuovere dal fuoco e lasciare raffreddare a temperatura ambiente.

Michele Caracciolo d Brienza

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