Bacoli. Sequestrati un manufatto nell’insenatura Sanità, all’interno del porto di Baia, e un’area adibita a parcheggio a Capo Miseno. Gli uomini della guardia costiera e gli agenti della polizia municipale, coordinati rispettivamente dal maresciallo Enrico Alborino e dal comandante Marialba Leone, hanno apposto i sigilli alle due strutture abusive nel corso di un controllo congiunto; la prima, estesa per 80 metri quadrati, è stata realizzata senza autorizzazione a pochi metri dalla costa cui era collegata con un pontile in legno. C’era il permesso solo per il calpestio, nell’ambito di una concessione per ormeggi. Ma dalla struttura di base, poggiata su tralicci, è stato ricavato su una sorta di palafitta un locale. Oltre al sequestro, è scattata una denuncia per occupazione abusiva e per aver violato i vincoli paesaggistici. «Lungo il litorale flegreo fino alla foce Vecchia Patria – spiega il comandante Enrico Alborino – vige infatti un vincolo paesaggistico fino a 500 metri dalla costa, stabilito da un decreto legislativo del 2004. È vietata qualunque costruzione: è fondamentale dunque richiedere il permesso a tutti gli enti competenti. Nell’insenatura Sanità non c’era alcuna autorizzazione per il manufatto. Da qui il sequestro». A Capo Miseno i sigilli sono scattati per un parcheggio con un cortile di 200 metri quadri, ricavato su un suolo del Demanio. Anche in questo caso, polizia municipale e guardia costiera hanno presentato denuncia alla Procura
fonte PATRIZIA CAPUANO dal mattino del 1° nov 2010