Disco verde del ministero per la gestione della Piscina Mirabilis ai privati. Ferme restando le prerogative della Soprintendenza archeologica, a titolo sperimentale nei prossimi tre anni l’organizzazione dei servizi turistici sarà affidata a un gruppo di operatori dell’Unione Industriali di Napoli. Nei prossimi giorni i primi sopralluoghi e la stipula degli accordi burocratici, dopo il vertice convocato dal direttore del ministero per la valorizzazione dei beni culturali, Mario Resca, con i responsabili territoriali, la senatrice Diana De Feo, il presidente della sezione Turismo dell’Unione industriali di Napoli, Mario Pagliari. Non essendo in gioco interessi di lucro, sarà possibile procedere senza effettuare alcuna gara di appalto. Oltre ai servizi di manutenzione ordinaria, i concessionari garantiranno servizi di biglietteria, accoglienza, visite guidate, campagne di promozione per rispondere alle richieste dei turisti che continuano ad arrivare da tutto il mondo. Se il progetto avrà successo gradualmente il modello di gestione potrebbe essere allargato agli altri più importanti monumenti dell’area flegrea e della regione. In tempi molto stretti sarà anche avviato un piano di concertazione con l’assessore regionale Giuseppe De Mita (che già si è dichiarato favorevole all’iniziativa) e con il sindaco del Comune di Bacoli, Ermanno Schiano. La riapertura al pubblico della Piscina Mirabilis e degli altri siti archeologici dell’area flegrea dovrebbe, infatti, comportare un decisivo impulso ai programmi di sviluppo locale coinvolgendo nell’impresa volontari, cooperative di servizi e giovani operatori già impegnati nel settore dei beni culturali. Chiusa per la mancanza di custodi e affidata alla buona volontà di una «assuntrice» della Soprintendenza, la monumentale Piscina Mirabilis è diventata negli ultimi anni una sorta di pietra dello scandalo del mancato decollo turistico dei Campi Flegrei. Ogni giorno, infatti, decine di visitatori italiani e stranieri si presentano inutilmente ai cancelli sbarrati della colossale cisterna che riforniva la flotta imperiale ancorata nel porto di Capo Miseno. Le visite mancate di alcuni personaggi famosi della cultura internazionale, in diverse occasioni hanno fatto balzare l’immagine del patrimonio storico campano al disonore delle cronache internazionali. Il rilancio della Piscina Mirabilis potrebbe rappresentare la svolta decisiva per la valorizzazione del patrimonio storico dell’area flegrea. Un «Grand tour» di straordinaria suggestione. Nel giro di pochi chilometri quadrati alcuni fra i più interessanti monumenti dell’antica civiltà campana: dal museo del Castello di Baia (che sarà riaperto al pubblico da domani mattina) al dedalo archeologico del Rione Terra di Pozzuoli, dal parco di Cuma all’Anfiteatro Flavio e ai tanti altri gioielli dei centri storici di Puteoli, Baia, Bacoli, Miseno. Nessun motivo di sfida o di concorrenza allo Stato, ribadiscono i vertici del ministero. Piuttosto il tentativo, da seguire sull’intero territorio nazionale, di valorizzare al massimo le risorse disponibili, accorpando i contributi e l’entusiasmo dei privati all’esperienza consolidata delle amministrazioni pubbliche. fonte il mattino FRANCO MANCUSI.