Sul gommone pirata che una settimana fa nelle acque di Pozzuoli ha travolto e ucciso il 72enne Angelo Pisano c’era F.E., 57enne medico di Napoli. Il noto professionista, che lavora all’ospedale Cardarelli, è stato raggiunto da un avviso di garanzia con l’accusa di omicidio colposo e omissione di soccorso.
Secondo le ipotesi accusatorie, naturalmente da provare nel prosieguo delle indagini coordinate dal pm Aldo Ingangi, sabato scorso il medico sarebbe stato alla guida di quel gommone beige che investì in pieno Angelo Pisano, lasciandolo moribondo mentre annaspava tra le onde. Un urto che – come emerso dai primi accertamenti autoptici compiuti due giorni fa – avrebbe provocato al 72enne lo «sfondamento della gabbia toracica, con rottura delle costole ed emorragia interna», oltre ad un grosso taglio dietro la nuca.
Ad inizio della prossima settimana ci sarà la perizia tecnica e l’analisi scientifica approfondita, con la comparazione dei reperti presenti sulla salma di Pisano con le tracce rinvenute sul natante dai poliziotti della Scientifica. Attenzione puntata, in particolare, sulla chiglia del gommone sequestrato in un rimessaggio di Nisida martedì scorso dai militari della capitaneria di Pozzuoli, coordinati dal comandante Caterina Piccirilli.
A squarciare la scapola destra di Pisano sarebbe stata proprio la parte rigida della chiglia. L’esito ufficiale dell’autopsia si avrà solo tra 60 giorni, mentre i familiari di Pisano, difesi dall’avvocato Gaetano Martoscia, chiedono giustizia. «È stata una tragedia che ha colpito una intera famiglia – sottolinea l’avvocato Martoscia –. Anche per me è stato un duro colpo, perché conoscevo Angelo da oltre trent’anni. Era un uomo buono. Agli inizi della mia carriera forense volle incoraggiare la mia attività regalandomi alcuni mobili per il mio ufficio».
Tanti i punti ancora da chiarire e delineare in questa indagine che finora ha prodotto il sequestro di 3 natanti e l’iscrizione nel registro degli indagati del 57enne medico, difeso dall’avvocato d’ufficio Maurizio Rolando. «Non ho ancora preso visione del fascicolo d’indagine – sottolinea al telefono il legale –. Nelle prossime ore mi sentirò con l’indagato». Inchiesta complessa. Tanti interrogativi, rilanciati anche dai Verdi e dal Pd in una nota diramata dopo i funerali di Pisano avvenuti ieri pomeriggio.
«Ci è stato segnalato l’affondamento di una barca tra Pozzuoli e Baia – dicono Francesco Emilio Borrelli (Verdi) e Emilio Di Marzio (Pd) –. Abbiamo chiesto ai sommozzatori di verificare. Nulla deve essere lasciato intentato per trovare i colpevoli dell’uccisione di Pisano
ARCO FELICE, – Una folla di circa cinquecento persone ha preso parte questo pomeriggio alla cerimonia funebre di Angelo Pisano. Si tratta del commerciante travolto ed ucciso da un gommone killer sabato scorso nelle acque antistanti localita’ La Pietra, tra Pozzuoli e Bagnoli. Il rito funebre officiato dal parroco della chiesa di `San Luca ed Eutiche’, don Manuel, ad Arco Felice, e’ stato seguito con commozione di parenti, amici e conoscenti che hanno voluto esprimere la propria solidarieta’ ai familiari, la moglie ed i due figli, dello sfortunato 72enne. Una cerimonia semplice al termine della quale le spoglie sono state inumate nel cimitero di Pozzuoli