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Il TAR CAMPANIA boccia l'ordinanza affama-randagi del sindaco Iannuzzi: "eccesso di potere per irragionevolezza"

Era lo scorso 11 Febbraio quando, in risposta alle segnalazioni dei cittadini della provincia di Napoli, il CODICI prometteva battaglia all’amministrazione del Comune di Monte di Procida (Na) ed all’ordinanza subito battezzata dalla stampa “affamarandagi” emanata dal Sindaco del paese.

In base a tale ordinanza,contro la quale si era pronunciata anche la sottosegretario Martini, i cittadini sarebbero stati puniti con una sanzione pecuniaria, da 100 a 600 euro, se scoperti a sfamare – negli spazi pubblici – cani, gatti e colombi, e questo, in nome dell’igiene e del decoro urbano.

Oggi, a distanza di appena tre mesi, la sentenza della quinta sezione del Tar Campania, da’ ragione al CODICI che, con ricorso formulato dall’avvocato Massimo Rizzato,si è opposta al provvedimento in oggetto.

Sulla motivazione del tribunale si legge : “Rilevato che il ricorso è fondato sussistendo nell’ atto eccesso di potere per irragionevolezza, atteso che l’amministrazione procedente avrebbe potuto limitarsi a sanzionare la mancata raccolta dei residui di cibo per i randagi, piuttosto che vietarne del tutto la somministrazione.”
“Una importante vittoria”, afferma Valentina Coppola, responsabile ambiente del CODICI- Centro per i diritti dei cittadini, “soprattutto perchè individua l’ irragionevole abuso di potere messo in campo da alcuni Sindaci che, in barba a leggi e regolamenti, pensano di fare il bello ed il cattivo tempo nei propri Comuni”.
Il CODICI fa sapere di aver impugnato provvedimenti simili anche nel Lazio, in provincia di Viterbo ed in Calabria in provincia di Catanzaro.

Napoli, 11 maggio 2010

fonte: http://www.agi.it

NAPOLI, 12 MAG – Il Tar della Campania ha accolto il primo dei tre ricorsi presentati contro l’ordinanza del Comune di Monte di Procida (Napoli), ribattezzata ”affamarandagi”, emanata dal sindaco del paese Iannuzzi lo scorso mese di Febbraio. Lo rende noto un comunicato dei Verdi secondo i quali ”giustizia e’ fatta”. In base all’ordinanza, contro la quale si era pronunciata anche la sottosegretario Martini, i cittadini sarebbero stati puniti con una sanzione pecuniaria, fino a 600 euro, se scoperti a sfamare – negli spazi pubblici – cani, gatti e colombi. La sanzione veniva motivata ”in nome dell’igiene e del decoro urbano”, prosegue la nota. ”Oggi, a distanza di appena tre mesi, la sentenza della quinta sezione del Tar Campania, da’ ragione e chi si era opposto – sostiene il comunicato – dei tre ricorsi presentati e’ stato subito accolto quello dell’ Associazione CODICI (Centro per i diritti dei cittadini) che, con ricorso formulato dall’avvocato Massimo Rizzato su richiesta della responsabile Valentina Coppola,si era opposta al provvedimento in oggetto”. ”Siamo estremamante soddisfatti – commenta il commissario regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, che organizzo’ anche il ‘Randagio Day’ contro l’ ordinanza – ma adesso dobbiamo pensare a salvare tutti gli animali del comune”.

fonte: http://www.ansa.it

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