Centro anziani-bocce v.le Olimpico: assemblea in corso.Con la partecipazione di una cinquantina di cittadini cappellesi, residenti sia a Bacoli ché a Monte di Procida, il g. 6 c.m. s’è tenuto il primo di una serie di incontri per le varie frazioni, promossi dal Coordinamento delle Periferie: 1) per verificare l’attuazione degli impegni presi e quindi individuare delle priorità zona per zona; 2) per far sviluppare dal “basso” e dalle reali esigenze della gente, forme nuove di controllo e di autonomia sul posto. Aprendo la riunione, è stato evidenziato come l’obiettivo principale (poi più volte riaffermato) fosse superare le incancrenite divisioni tra residenti dei due comuni in cui è divisa Cappella, riaffermandone l’unità come “comunità umana”. Nei primi interventi s’è manifestata inoltre la volontà di “andare oltre” le solite e sterili lamentele bensì d’incidere al “cuore” dei problemi indicando delle priorità e chiedendo impegni concreti, modalità certe e tempi precisi per la loro risoluzione: a chi, rispetto lo sforzo compiuto e le forze messe “in campo”, lamentava una scarsa risposta della popolazione, è stato fatto notare come ciò sia (anche) conseguenza dei “filacci e filacciuoli” (parentele, clientele, protagonismi) che legano molti abitanti e gli impediscono di “esporsi”, e non senza nascondersi i propri limiti, s’è manifestata la volontà di “continuare insieme” rafforzando la “struttura organizzativa” e facendo “gioco di squadra” tra tutte le periferie e gli altri quartieri sulle comuni problematiche, seppur garantendo parità e diritti di ogni zona.
Iniziato il dibattito, i cittadini hanno discusso, a tratti animatamente, dei principali disagi e disservizi da loro quotidianamente vissuti. Oltre quelle inerenti l’ “ordinario” (spazzamento, aree verdi, strade…) o la sicurezza stradale (ricordata l’esigenza di un vigile per prevenire l’alta velocità), tra le varie problematiche sollevate, particolare importanza hanno assunto quelle riguardanti l’igiene pubblico e la salute delle persone, esigenze primarie per una vita dignitosa. In particolare, più cittadini hanno rimarcato e posto come priorità assoluta per Cappella ) il malfunzionamento del sistema fognario, causa della fuoriuscita di liquami e di miasmi fognari che “la legge e la scienza hanno riconosciuti nocivi per la salute”: “all’ordinaria e costante manutenzione degli scoli” è stato affermato “deve seguire il rifacimento strutturale della rete fognaria (bacolese e montese)” ;
2) il sistematico fenomeno degli allagamenti ;
3) i pericoli idrogeologici o le lesioni agli edifici conseguenza di infiltrazioni (v. Cappella) o del costante traffico (v.le Olimpico) ultimamente aggravatosi per il dirottamento montese del trasporto pubblico sulla zona e per il passaggio di mezzi eccezionali (soprattutto imbarcazioni).
Non sono mancati tuttavia interventi riguardanti tematiche sociali come la necessità di garantire pari diritti ai diversamente-abili attraverso la rimozione delle barriere architettoniche; l’esigenza di valorizzare numero e funzioni degli “assistenti sociali”; l’assenza di luoghi di ritrovo o d’aggregazione socio-culturale per i giovani o gli anziani, di cui lo spazio “sotto le pigne” versa nel più vergognoso degrado.
Per risolvere disagi e disservizi, e tutelare costantemente i propri “sacrosanti” diritti, i partecipanti hanno avvertito la necessità di rivendicare un nuovo modo di gestire e di controllare il proprio territorio, superando “da sé” i contrasti tra le due municipalità. In tale direzione, tra le nuove ed interessanti idee avanzate dai cittadini si evidenziano:
1) un “unione dei comuni” cioè, come indicato dal D.Lgs 267/2000 “un ente locale costituito da due o più comuni di norma contermini, allo scopo di esercitare congiuntamente una pluralità di funzioni di loro competenza” ;2) una più precisa ed aggiornata definizione di competenze sulle aree di confine, specificando gli ambiti d’intervento di ambedue le amministrazioni ;
3) l’istituzione di un “consiglio di frazione” che sia, sull’esempio di altre realtà simili alle nostre (Grottammare, Pieve Emanuele, Vimercate, Monterotondo, altri centri minori di Roma, Piacenza, Salerno, Bari) periodicamente eletto dagli stessi residenti a maggior tutela dei loro diritti;
4) la creazione di una “cittadinanza sociale” che, indipendentemente dalla residenza, garantisca una serie di diritti e di servizi in ambedue i comuni.
In merito a tale focale questione, l’assemblea ha deciso per una più larga e concreta autonomia da Bacoli e da Monte di Procida (sebbene ciò non significhi “staccarsi” da quest’ultimi) ovvero una “gestione del territorio” più efficiente e vicina alla gente. Riservandosi di tornare sul tema, sfruttando le “vie” legali o le esperienze di altri comuni italiani, i cittadini hanno concordato sulla creazione di un “organo comune e di frazione” che sulle “aree di confine” abbia funzioni non solo consultive, ma d’intervento e di effettivo controllo sull’amministrazione, sui finanziamenti e le opere pubbliche.
Con questa fondamentale decisione, che non mancherà di essere nei prossimi giorni ulteriormente approfondita, l’assemblea s’è aggiornata ad un mese in attesa che si tenga un incontro generale tra delegati e cittadini degli altri quartieri e si organizzi un primo approccio unitario con le amministrazioni locali, prevedibile per la penultima settimana di maggio.
Cappella, 06/05/2010
Coordinamento delle Periferie