A Procida, nelle baie della Chiaia e della Corricella, nella zona B dell’area marina protetta del Regno di Nettuno, potranno ancorare solo i natanti i cui occupanti devono servirsi dei ristoranti della zona. Ne farà fede, insieme allo scontrino fiscale ricevuto nel locale dove è stato consumato il pasto, un’apposita autorizzazione che lo stesso locale rilascia d’intesa con l’ente gestore dell’area marina, che a sua volta dovrà essere informato ogni quindici giorni dei permessi rilasciati per avere un monitoraggio della situazione. Ciò in attesa di quel piano ormeggi che il Comune dovrà realizzare attraverso l’organizzazione di un parco boe che permetta l’usufruizione anche balneare del braccio di mare antistante le due baie. Questo l’accordo siglato a Procida, al termine di una riunione svoltosi presso la sala consiliare, in cui gli operatori turistici e i ristoratori isolani si sono confrontati con il sindaco Vincenzo Capezzuto, il consigliere delegato alla risorsa mare Pasqualino Sabia, il direttore dell’area marina Riccardo Strada e il presidente isolano dell’Ascom Eugenio Michelino
dal mattino del 6maggio