Si è tenuto stamani il sit in di protesta davanti al Depuratore di Cuma a Pozzuoli. Oltre cento i presenti che con striscioni e cartelli hanno manifestato contro l’immissione nelle acque flegree di liquidi delle fogne non trattati in seguito ad una protesta dei lavoratori della Hydrogest, società che gestisce per nome e conto della Regione Campania l’impianto di depurazione.
Nel corso della manifestazione – e dopo un incontro con i dipendenti della Hydrogest – si è tenuta un’assemblea in cui è stato deciso quanto segue:
- chiarire le responsabilità politiche della gestione dell’impianto chiedendo l’intervento della Regione, della Provincia e dei Comuni interessati;
- accertare le responsabilità giudiziarie e quindi perseguire legalmente chi ha provocato il disastro ambientale. Questo aspetto è seguito già da alcuni studi legali di Pozzuoli e di Bacoli e da alcune associazioni, come “Costa dei sogni”, che da anni si occupa del ripristino delle ottimali condizioni ambientali del litorale domitio-flegeo;
- trovare un soluzione tecnica definitiva. I comitati convocheranno tecnici che chiariranno qual è la situazione dell’impianto e si proverà a trovare una soluzione: ammodernamento o sostituzione (e quindi non la chiusura).
Il prossimo appuntamento che si sono dati i comitati è per mercoledì prossimo alle 18 al Nazca Caffè ad Arco Felice insieme al Comitato Civico Flegreo.
Hanno partecipato all’iniziativa spontanea nata attraverso il social network facebook (gruppo: “Chiudere il finto depuratore di Cuma”) molte associazioni, comitati e cittadini dei comuni di Pozzuoli, Quarto, Bacoli, Monte di Procida, Napoli e Giugliano.
Presenti anche i consiglieri provinciali Tommaso Sodano e Carlo Morra, l’ex assessore all’ambiente della provincia di Napoli Francesco Emilio Borrelli ed altri esponenti politici locali.
Per maggiori informazioni: 339.1060490
Facebook: gruppo”Chiudere il finto depuratore di Cuma”