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Emergenza rifiuti a MdP

da IL MATTINO del 15 maggio 2008

Sbarrate le strade delle regioni che hanno accettato tonnellate di spazzatura campana, chiuso anche l’impianto di compostaggio che ha accolto la parte umida dell’immondizia di oltre cinquanta Comuni delle province napoletane. Da due settimane, è sotto sequestro il sito di Ofelia Ambiente, a ridosso di Catania. Secondo l’amministratore unico della società, Giuseppe Monaco, l’indagine sarebbe partita proprio dal Tar Campania in virtù di una legge che vieta l’installazione di impianti di compostaggio nelle aree agricole. «La Sicilia – aggiunge Monaco – ha uno statuto speciale anche in questo senso. e qui produciamo uno dei migliori prodotti d’Italia, molto apprezzato proprio dagli agricoltori». Avviato in Sicilia l’iter per il dissequestro della struttura, un nuovo nodo si apre per le decine di sindaci che a fatica, e in alcuni casi con risultati al di sopra delle aspettative, sono riusciti a ridurre la propria immondizia di oltre il 50 per cento. «Nel 2007 Santa Maria la Carità è stato il primo Comune della provincia di Napoli a raggiungere il 60 per cento di differenziata – dice il sindaco Francesco Cascone – In questi giorni, con la chiusura dell’impianto di Catania dove portavamo l’umido, non possiamo prelevare i sacchetti che i cittadini depositano fuori le porte delle loro abitazioni. Questo vuol dire che la gente potrebbe scoraggiarsi e smettere di differenziare la spazzatura: sarebbe così vanificato il lungo lavoro attraverso la raccolta quotidiana dei rifiuti separati dagli stessi residenti». Un dramma anche per i sindaci di altri comuni della provincia di Napoli, flagellati dal dramma rifiuti, e di tutta la Campania. Intanto, la scure della Corte dei Conti si abbatte sul Bacino Napoli 2. I giudici contestano al Cda del consorzio il mancato raggiungimento degli obiettivi di differenziata negli anni 2003-2007 e la mancata utilizzazione del personale «lsu» per un danno di oltre 25 milioni di euro. I rappresentanti del bacino Napoli 2, organismo presieduto da Enzo Del Prete, hanno ora 60 giorni per presentare «credibili controdeduzioni». Provvedimenti analoghi potrebbero essere in agguato anche per i tanti Comuni dove nonostante gli annuncia la differenziata non è mai stata avviata. r. p.
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