Ai
Cittadini di M.te di Procida
Al
Sindaco di M.te di Procida
Ai
Consiglieri di maggioranza e di opposizione
     La
scelta della nuova amministrazione di M.te di Procida di impegnarsi
nella lotta alla devastazione del territorio per arginare gli scempi
che negli ultimi decenni hanno trasformato il nostro paese in un’accozzaglia
di case abusive, sorte anche in zone di grande interesse paesistico,
ci sorprende favorevolmente. Non vorremmo fosse il pensiero di
un attimo. E’ vero che all’origine c’è stata la dissennata
politica dei condoni (da Craxi, all’ultimo Berlusconi)Â
che premia chi cementifica, alimenta gli illeciti, sfregia un territorio
fragile come il nostro, pericoloso appena piove… Riteniamo che
le amministrazioni comunali abbiano i mezzi e la cultura
per opporsi all’abusivismo, il primo atto del Sindaco va
in questa direzione. Egli ci ammonisce che il “fenomenoâ€
presenta “pericolosità dal punto di
vista sociale, ambientale, culturale ed economicoâ€.
Parole chiare e responsabili, dette non da un ambientalista di passaggio
da queste parti ma autorevolmente dal Dott.Iannuzzi.
      Noi
crediamo sia il momento di lavorare sul serio per uno sviluppo del paese
fondato sulla valorizzazione del patrimonio naturalistico, un
paese che, nonostante 30 anni di follia, sopravvive ostinatamente, attrae,
richiama studiosi, ci fa invidiare dagli altri flegrei. Non si parte
da zero: sono già stati fatti passi in questa direzione, c’è una
sensibilità  più diffusa di quanto si creda, tra i
giovani della scuola e delle Università , tra le donne. Può
fare da stimolo critico a chi governa. Attraverso una sana politica
di recupero dell’esistente – qualcosa di più di un pur importante
piano colore– si possono avviare progetti con ricadute sull’occupazione.
Monte è in bilico tra abusivismo e speranza di diventare
meta turistica, lavoro, cultura; un bivio tra gli interessi di pochi,
presentati come necessità imprescindibili ed in realtà pratiche speculative
per molti, e l’interesse di tutti ad avere un paese migliore,
non un dormitorio. Ha dinanzi a sé forse l’ultima occasione di scegliere
tra lo sviluppo che conservi il territorio o il proseguire la
corsa alla devastazione. Su questo dilemma non dovrebbero esserci
dubbi. Chi si è messo in una lista dovrebbe – deve- sapere che tale
è l’alternativa che gli è davanti, non certo il piccolo,
personale, tornaconto. Se Monte non cambia nessun conto ritorna L’amministrazione
comunale non potrà più far finta di non vedere nascondendosi dietro
alla impossibilità di agire.
      La
cultura dei cittadini comincia da coloro che li amministrano: non ci
sono innocenti, solo un malinteso senso di libertà ha potuto convincerci
che possiamo fare quel che vogliamo. Il buon amministratore, senza scomodare
la Politica, deve anche educare, far crescere un’idea diversa
di comunità , sollecitare la solidarietà non solo per le catastrofi
lontane ma anche per una più accettabile convivenza civile,qui tra
noi.Ne siamo convinti e sollecitiamo, pertanto, il Sindaco, il Consiglio
comunale, noi stessi e i concittadini ad un impegno serio contro l’abusivismo
edilizio, e i tanti abusivismi che ci avvelenano la vita, convinti che
solo questo fa sì che lasciamo questo luogo ai nostri figli
senza aver stravolto definitivamente ciò che a noi stessi fu
lasciato da chi lo abitò prima di noi.
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                             Â
il melograno Associazione di cittadini
Monte di Procida
14 giugno 2006
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328 08 32 427