Nella giornata di sabato 14 gennaio i Volontari dell’Associazione FALCO –
Protezione Civile hanno effettuato una pulizia ai resti del Colombario che
si trovano in località Miliscola (Monte di Procida).”Ci sono resti archeologici di particolare rilievo nella nostra zona ma che
sono totalmente abbandonati – dichiara Nunziante Lucci presidente della
Falco – e questa non è una novità o una scoperta, lo sanno tutti e sono
sotto gli occhi di tutti. Questa attività di pulizia ci era stata chiesta
dal Sindaco Pippo Coppola qualche tempo fa. Ora ci auguriamo che questo sito
non ricada nuovamente in abbandono“.
Qualche notizia sui Colombari.
E’ detto Colombario la stanza sepolcrale nelle cui pareti sono i loculi,
buchi ove porvi le urne cinerarie. E’ chiamato così proprio grazie alla
somiglianza che quest’ultimo ha con i luoghi in cui covano le colombe.
E’ un tipico sepolcro molto diffuso a Roma ad uso di coloro che, non
potendosi permettere un grande monumento architettonico, desideravano
comunque una decorosa collocazione per le proprie ceneri. Con l’iscrizione
ad un’associazione funeraria, tramite versamento di una somma di denaro, le
ceneri dei defunti potevano essere accolte in una delle tante nicchie di cui
era appunto costituito il colombario.
La maggior parte dei Colombari rinvenuti in Italia risalgono al periodo
compreso tra il III sec.a.C. e al I sec. d.C., quindi possiamo ipotizzare
che la struttura sia stata edificata proprio in quel periodo.
Ufficio Stampa
Ass. Vol. FALCO
Protezione Civile
Nucleo Bacoli e Monte di Procida (NA)
www.pcfalco.org