Monte di Procida Il sito ufficiale dei montesi
La campagna per la ricerca archeologica subacquea, promossa dal ministero per i Beni e le attività culturali, denominata “Vivara 2005â€, è in corso nelle acque del Tirreno tra Pozzuoli e l’isola di Procida fino al 16 settembre con la partecipazione della Marina militare, presente con il personale del comando delle forze di contromisuremine (Comfordrag) di La Spezia e il cacciamine Termoli che ospita a bordo i ricercatori scientifici di diverse nazionalità e fornisce le apparecchiature per l’esplorazione dei fondali e la localizzazione dei relitti.La prospezione dei fondali è finalizzata allo studio dei reperti archeologici sommersi in siti posti in acque profonde (50-200 metri) sulla rotta che congiunge l’Isola di Procida-Vivara e il Porto di Pozzuoli (Napoli) e tra il banco d’Ischia e l’isola d’Ischia (Capo Grosso). L’obiettivo è di investigare, con l’impiego di uno speciale sonar e di un veicolo subacqueo filoguidato, i fondali che non sono ispezionabili con l’immersione.
La collaborazione della Marina militare con il dicastero per la tutela del patrimonio archeologico, artistico e ambientale, scaturisce dalla convenzione stipulata, nel maggio 1998, tra il ministero della Difesa e quello per i Beni e le attività culturali e si estrinseca nella ricerca, nell’individuazione e nella ricognizione dettagliata dei reperti sommersi.
Al progetto Vivara partecipano anche il servizio tecnico per l’archeologia subacquea del ministero per i Beni culturali, la sezione di archeologia subacquea della soprintendenza di Napoli, l’università degli studi di Napoli “Suor Orsola Benincasaâ€, l’Enea, l’università di Glasgow e il ministero della Cultura greco.
Al termine delle attività in Campania, su specifica richiesta della soprintendenza ai Beni culturali della Toscana, la Marina militare dislocherà a fine settembre, nelle acque del Tirreno settentrionale, un cacciamine che fornirà il supporto alle attività subacquee connesse al relitto Polluce.
Fonte: Stato Maggiore Marina
