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Pozzuoli: Scandali e divise, vertice in Comune. Il sindaco di MdP è sereno

PINO TAORMINA Pozzuoli. Atmosfera tesa al Comune di Pozzuoli, gli effetti dell’inchiesta sugli ufficiali dell’Arma in servizio alla caserma di Arco Felice si fanno sentire. Dopo aver chiarito, con un comunicato ufficiale, «la volontà di proseguire nel ruolo di guida e di governo della città», il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, ha convocato per la tarda serata di ieri un summit con i capogruppo della maggioranza. Una riunione improvvisa, annunciata ai leader locali dei partiti del centrosinistra con una serie di telefonate urgenti nella mattinata di ieri.Intanto, nella cittadella comunale, hanno tutti la bocca cucita: «La convocazione? Forse è solo per rilanciare la linea programmatica dell’amministrazione», si lascia sfuggire un consigliere. In realtà qualcuno si attende una replica dopo che i magistrati del pool antimafia hanno parlato dell’esistenza a Pozzuoli «di un grumo di corruttele che ha formato un comitato politico, mafioso e affaristico che coinvolge ambienti politici e istituzionali».

Per questo è attesa, da molte parti, una risposta ufficiale che nessun partito dell’Unione intende per ora né anticipare né prevedere. Anche perché la decisione principale è affidata al primo cittadino flegreo. E così i consiglieri restano tutti in attesa. Va detto però che dall’inizio del 2005 l’attività del Consiglio comunale è stata praticamente inesistente. Basti pensare che in quattro mesi l’assise cittadina è stata convocata due sole volte.

La seduta del 20 gennaio scorso fu l’occasione per il sindaco di ricucire lo strappo coi Ds, nominare la nuova giunta dopo l’azzeramento di dicembre e rilanciare il proprio programma. Tra gli episodi sui quali stanno indagando forze dell’ordine e magistratura c’è anche la presunta intercessione che il maggiore dei carabinieri Ruggero Capodivento avrebbe posto in essere con il sindaco di MONTE DI PROCIDA per ritardare i provvedimenti su un manufatto abusivo di proprietà di Angelo Schiano.

Il sindaco della cittadina flegrea Pippo Coppola è sereno. «Non ricordo l’episodio – dice – ma con il maggiore Capodivento ho avuto frequenti rapporti, anche per la questione della caserma dei carabinieri che a MONTE DI PROCIDA rischia di essere sfrattata. Non credo però che abbia potuto dare rassicurazioni di alcun tipo dopo avermi sentito, perché un sindaco non ha il potere di rinviare eventuali sequestri o abbattimenti. Comunque non ho mai agevolato nessuno. Su questo ci sono gli atti che lo dimostrano». Dal canto suo, anche l’ufficiale dei carabinieri Capodivento ha dichiarato di essere «sereno e di aver sempre rispettato la legge».

da IL MATTINO del 19 aprile 2005

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