Sabato 5 marzo presentazione delle opere restaurate di Giacinto Diano
Una iniziativa della diocesi di Pozzuoli per la rinascita del Rione Terra
Sabato 5 marzo, alle ore 11, il vescovo di Pozzuoli, monsignor Silvio Padoin, e il vescovo coadiutore monsignor Gennaro Pascarella, presenteranno ufficialmente le opere del pittore puteolano del 700 Giacinto Diano restaurate dalla Banca Intesa e collocate nella chiesa del Santissimo Corpo di Cristo al Rione Terra di Pozzuoli.
Si tratta di otto tele, già sistemate nella chiesa, e della pala della Decollazione di san Giovanni Battista, in mostra per l’occasione ma destinata ad essere conservata nel costituendo Museo Diocesano del Rione Terra. Sarà così possibile ammirare un unicum del grande pittore puteolano, allievo di Francesco De Mura, con sette delle nove opere esposte per la prima volta in pubblico. Con la nascita di questa “galleria”, si lancia un altro segnale di cultura per contribuire alla rinascita della bimillenaria rocca e alla salvaguardia della memoria storica puteolana.
Infatti, nel solco tracciato dal “Progetto Culturale” elaborato dalla Conferenza Episcopale Italiana, la Chiesa di Pozzuoli – il cui territorio diocesano va da Fuorigrotta a Monte di Procida – è ormai da anni impegnata nella riscoperta e nella valorizzazione dei propri beni culturali.
Non a caso, punto di riferimento delle nuove iniziative è la chiesa del Santissimo Corpo di Cristo – detta anche del “Coretto” –, riaperta al culto lo scorso 31 ottobre e frequentata, ogni domenica, da non pochi fedeli e turisti. La “piccola chiesa che ha una grande storia” si trova a fianco il “Duomo-Tempio di Augusto” che la comunità flegrea attende con tanta speranza dopo 40 anni di abbandono: «I dipinti che possiamo nuovamente ammirare – dichiara monsignor Padoin – ci spingano a considerare quanto lo spirito del Vangelo abbia permeato ogni espressione dell’attività di questa laboriosa gente e quanto sia fecondo il legame con i nostri padri. Nell’attesa di poter celebrare la liturgia pasquale nella basilica cattedrale riportata a nuovo splendore, godiamo di questa primizia e rallegriamoci nel Signore per i segni di una nuova, promettente primavera».
Il programma prevede l’introduzione del vescovo monsignor Silvio Padoin; la presentazione della chiesa di don Angelo D’Ambrosio; l’illustrazione dei dipinti del professor Alessandro Migliaccio.