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Dal mensile Albatros di marzo

La necropoli di Cappella diventa un parco archeologico…(Monte di Procida)- Buone notizie per il futuro della necropoli romana scoperta nella piazzetta della frazione montese di Cappella, che diventerà un parco archeologico, con una suggestiva passeggiata, per offrire ai turisti ed ai cittadini il fascino di scoperte uniche e, finora, inaspettate. Le antiche vestigia della Roma dei Cesari, si rivelano nel complesso funerario composto di tombe monumentali del I-II sec. d.C. con decorazione dipinta, disposte su più file, e di una stratificazione di tombe a tegola e a fossa databili fino al VI sec. d.C.

Scoperti nel settembre dello scorso anno, durante alcuni lavori di sbancamento, i due colombari rinvenuti sarebbero gli unici pervenuti intatti sino a noi, lungo l’antica strada romana che conduceva a Cuma, senza contare gli oltre quaranta loculi che custodivano i resti di altrettanti nauta della prestigiosa classis Misenensis. Dopo lo scavo ed il recupero degli affreschi, tra cui una eccezionale quanto unica rappresentazione di Selene, dea della dolce morte, è iniziata la fase di sistemazione urbanistica, finanziata con un fondo di cinquecentomila euro della Regione. In tempi brevi, quindi, l’area diventerà fruibile al pubblico diventando parte del circuito archeologico flegreo, e consentendo alla città di entrare a pieno titolo nei Piani Integrati Territoriali, (PIT) concernenti la zona.

Dal passato, dunque, sembra nascere una speranza per il futuro a patto, però, che questo inestimabile patrimonio sia rispettato e salvaguardato. Ed è stato quest’ultimo aspetto, oltre che la notizia dell’arrivo degli stanziamenti regionali, la molla che ha spinto l’amministrazione e la soprintendenza a scendere in prima linea per sensibilizzare i cittadini sull’importanza delle scoperte fatte a Cappella, con un dibattito dal titolo “Gli scavi della Necropoli di Cappella: stato, progetti, prospettive”.

L’allarme è partito da un sito internet, Bacoli.net, i cui utenti hanno denunciato la presenza, all’interno degli scavi, di rifiuti di ogni genere, gettati al di là dell’esile recinzione metallica e abbandonati a imputridire tra le rovine. Chiamato in causa, il Comune di Monte di Procida ha provveduto alla ripulitura, “ma potrebbe succedere di nuovo – ha ammonito il sindaco Giuseppe Coppola – i lavori di ristrutturazione della piazza di Cappella hanno subito un brusco stop a causa dei reperti rinvenuti: forse per questo i cittadini si sono sentiti abbandonati ed hanno protestato gettando la spazzatura all’interno dell’area degli scavi.

Ma era impossibile – ha continuato il Primo Cittadino – che Monte di Procida trascurasse una simile realtà: il nostro Comune ha investito molto per creare questo sito archeologico, fondamentale ai fini dell’inserimento nel PIT Campi Flegrei, ed ha ottenuto l’approvazione di quattro progetti, di cui ben tre riguardano Cappella. Stanno emergendo numerosi dati che ci confermano le antiche radici del nostro paese, l’unità territoriale e storica di un territorio sviluppatosi nei secoli in maniera quasi schizofrenica.

A breve la Soprintendenza ci riconsegnerà l’area, sta a tutti noi – ha concluso il sindaco – cercare di valorizzare al massimo questo inestimabile patrimonio”. Il che, dal punto di vista logistico, dovrebbe avvenire tramite una riprogettazione della piazza in funzione degli scavi e con un sistema efficiente di collegamenti da e per il sito.

Sulla stessa linea, anche il Presidente del Consiglio Comunale Antonino Gnolfo: “Spesso, in passato, ritrovamenti del genere venivano nascosti più che recuperati: con la necropoli scoperta a Cappella il Comune ha voluto dare un segnale di svolta, ma la volontà di rendere fruibile un grande patrimonio nasce non solo dal coordinare gli interventi degli enti, ma anche dalla sensibilizzazione di chi abita il territorio, ed è per questo che, come proposta estemporanea, suggerisco di permettere alle scuole di visitare gli scavi anche ora”

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