Dal Mattino del 25/07/2003
SENTENZA DOPO LA SOSPENSIVA DEL 3 LUGLIO
Il Tar conferma, niente ticket a Bacoli
ANDREANA ILLIANO
Niente “tassa” per le auto a Bacoli, almeno per quest’estate. È stata annullata dal Tar l’ordinanza sindacale che imponeva il ticket di cinque euro a chi voleva accedere alla zona balneare. La sentenza della V sezione del tribunale amministrativo regionale è arrivata ieri pomeriggio dopo due ore di discussione in camera di consiglio e non fa altro che confermare la sospensiva del 3 luglio scorso. Hanno vinto, dunque, i balneari, gli operatori turistici, gli albergatori e i ristoratori che non hanno mai condiviso quel provvedimento, tanto da scendere in piazza, bloccare le strade, inscenare sit-in e annunciare serrate. Alla fine, in trentacinque hanno presentato ricorso. Oggi il Tar gli dà ragione.
«Non ci arrenderemo. Ci rivolgeremo al Consiglio di Stato», dice il sindaco Antonio Coppola. Anzi a dire il vero il primo cittadino di Bacoli ha intenzione di andare oltre, visto che ha già pronta una denuncia in cui si prospetta l’ipotesi di abuso d’ufficio nei riguardi del giudice che ha emesso la sospensiva dell’ordinanza sindacale.
«I cinque euro di pedaggio danneggiavano la maggior parte degli operatori balneari – dice Adolfo Masullo, presidente dell’Assoturismo della Confesercenti – e adesso siamo pronti a sederci a trattare per trovare soluzioni possibili e risolvere il problema del traffico, naturalmente in previsione dell’estate 2004».
A Bacoli arrivano oltre seimila auto ogni fine settimana, mentre i parcheggi disponibili, tra Miseno e Miliscola, non ne possono ospitare più di quattromila, compresi i motorini. Sono le spiagge la meta dei vacanzieri per un giorno, anche se per raggiungerle ci si impiega ore e sudore e stress. Il pedaggio in questo senso aveva un obiettivo: evitare gli ingorghi e snellire la viabilità. Ma a dire il vero quando il provvedimento è partito il traffico non è diminuito, anzi la coda d’auto subiva un rallentamento nei posti di blocco, dove un impiegato comunale vendeva i ticket. Tutto questo però è stato sperimentato per soli tre giorni dal 30 giugno scorso, giorno dell’entrata in vigore del dispositivo, fino al 3 luglio, quando il Tar ha sospeso l’ordinanza.